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GENOVA – Gandolfini: contrastare il più grande tentavo di trasformazione sociale e culturale di tutti i tempi: la teoria di gender

Grande partecipazione alla seconda conferenza di Cattedrale Aperta sulla teoria del gender grazie alla relazione del porf. Massimo Gandolfini, direttore del dipartimento di neuroscienze della Fondazione Poliambulanza e professore associato in neurochirurgia.

 “L’ideologia gender non è fondata su nessun elemento di ordine razionale, ma è costruito sulla fantasia da un pool di persone, da un sistema di governance che non deve rispondere a nessuno, ma che ha un potere economico e mediatico impressionante” – ha detto il prof. Gandolfini.
Il relatore ha condotto un excursus storico e sociale sull’ideologia del gender, ripercorrendone le basi culturali e filosofiche, lo sviluppo, l’affermazione nella cultura mondiale, grazie anche alla superficialità e all’irresponsabilità di chi ha in mano la valorizzazione del bene comune e non si rende conto della deriva culturale e antropologica che porta questa teoria. Il punto di partenza della nascita di questa ideologia è stato il principio della parità dei sessi, affrontato però secondo un’interpretazione civile e laica, orizzontale, letto solo come potere e diritto; non si è fatto più riferimento alla dignità della persona, ma solo a un gioco di diritti.

Il potere rivoluzionario gender attacca l’identità costitutiva dell’uomo e della donna, contro la loro bellissima complementarietà: la persona è letta in una dimensione materialistica, dimenticando quella costitutiva dell’amore ricevuto, condiviso e quindi dato. La teoria del gender considera queste realtà come un frutto sociale, contrario alla parità dei diritti, quindi discriminatorio. Nasce così una nuova etica che attraverso la cultura e l’educazione ricostruisce l’identità antropologica; passa poi alla costruzione di un individuo cittadino, libero e liberato, al punto tale da potersi autodeterminare anche in senso biologico attraverso una libera scelta di un ‘pool di generi’ e grazie all’assurda pretesa della ‘percezione di sé’ e di un diritto di autodeterminazione che trasforma ogni desiderio in un diritto da conoscere e tutelare.
Per il prof. Gandolfini quella dell’ideologia del gender è uno dei più grandi tentativi di trasformazione sociale e culturale di tutti i tempi di fronte al quale purtroppo fino ad oggi si è fatto molto poco. Forse i tentativi messi in atto finora hanno fallito per semplicismo e superficialità, in buona parte per ignoranza e in alcuni casi, anche in buona fede, si è tentato di scendere a compromessi con questo tipo di ideologia.

“Il gender è stato pensato per rompere l’unità ontologica dell’individuo, per autodeterminarsi anche con il proprio corpo: vuole costruire una nuova antropologia fondata sulla pura teoria, non ha un fondamento scientifico, è pura astrazione”, ha detto ancora il prof. Gandolfini.

Qui DISPONIBILE LA VIDEO REPLICA

 Questo contenuto e’ stato pubblicato da Arcidiocesi di Genova il giorno 2015-01-22 ed e’ stato originariamente pubblicato qui www.diocesi.genova.it. Il contenuto e’ stato distribuito senza modifiche o alterazioni da parte di noodls il 2015-01-22 12:01:50 UTC. La fonte e’ la sola responsabile per l’accuratezza delle informazioni riportate nel contenuto.

[Fonte: Genova OnLine]
GUARDA: L’intervista al relatore, prof. Gandolfini 

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