Oltre quaranta giornalisti e giornaliste della provincia della Spezia, professionisti e pubblicisti, hanno preso parte venerdì all’annuale incontro con il vescovo Luigi Ernesto Palletti, tenutosi alla Cittadella della pace di Pegazzano in occasione della festa del loro patrono, san Francesco di Sales. Con il vescovo c’erano il vescovo emerito Bassano Staffieri, egli stesso giornalista pubblicista, alcuni sacerdoti, tra cui il “padrone di casa” don Luca Palei, direttore della Caritas, e il diacono Pier Ciro Steardo, responsabile dell’Ufficio delle comunicazioni sociali della diocesi.

Quest’anno l’incontro, conclusosi con il pranzo insieme e con la tradizionale foto di gruppo, ha avuto due momenti importanti, uniti da un unico filo conduttore: la celebrazione della Messa e l’analisi di alcune tematiche proprie della professione. Sviluppando un tema a lui caro, monsignor Palletti, nell’omelia della Messa, dopo aver ricordato la figura di Francesco di Sales, si è soffermato sul ruolo della comunicazione e sui compiti di chi ad essa lavora: un ruolo che, al centro, deve sempre avere la persona umana, con la sua dignità e con la sua complessità. Tema poi ripreso, sotto un’angolatura particolare, nel dibattito, dedicato in modo specifico ad un argomento molto attuale: le novità “comunicative” di Papa Francesco, al centro anche negli ultimi giorni di analisi e di commenti.

A cura del direttore di Tele Liguria Sud Italo Lunghi è stato trasmesso un breve filmato con la sintesi di alcune espressioni divenute celebri: dal “Buonasera” del primo giorno di elezione all’”Alzheimer spirituale” come male da curare nella Chiesa.

Il giornalista Egidio Banti, su tale falsariga, ha compiuto una sintetica analisi storica del linguaggio dei Papi in relazione allo sviluppo dei mezzi di comunicazione, dalla radio alla televisione, sino a twitter. “Da Pio XI ad oggi – ha osservato – non cambia la dottrina, cambia in modo significativo il modo di esporla in relazione ai nuovi mezzi. Il che sottolinea il grande valore della professione dei giornalisti e degli operatori, ma anche la loro grande responsabilità”. Il dibattito è stato concluso da un ultimo intervento del vescovo, che ha rinnovato l’invito ad una informazione “dal volto umano” e non convenzionale.

Fonte: Cronaca4