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Israele e Palestina saranno in grado di rispondere alle madri che guardano al futuro dei loro figli

I due popoli che la storia ha “condannato” a convivere non hanno colto la coraggiosa sfida lanciata dai molti segnali lanciati. La politica mediorientale non si è dimostrata all’altezza ed è rimasta impigliata nelle maglie del potere. Eppure di segnali ne sono venuti molti, prima tra tutte la coraggiosa proposta di Papà Francesco.

In risposta agli atroci atti dei 4 ragazzi trucidati c’è stato chi ha saputo vedere “oltre” e queste sono proprio le madri degli stessi.
Rachele Frenkel: la madre di Naftali nel suo dolore non si è ripiegata alla violenza ma ha avuto il coraggio di andare oltre: ci vuole più coraggio a fare una telefonata che a muovere un esercito. Si veda: Quattro ragazzi uccisi. Un’occasione persa e la coazione a ripetere. – Fulvio Scaglione

Segnaliamo qui il suo intervento all’ONU

Anche Noa madre di tre figli, si interroga «Non riesco a capire qual è il progetto di futuro che ci offre questa leadership» spiega l’artista israeliana di origine yemenita. «E siccome, come me, in Israele non lo capisce una larga parte della popolazione, penso che sia passato il tempo di starsene alla finestra e sia arrivata l’ora di scendere in strada, alzare la voce».

Per leggere di più: Noa: Israele, ascolta il mio canto – Avvenire

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