Lo sguardo del Papa sulle guerre nel mondo
— 19 Agosto 2014
— pubblicato da Redazione. —
Di seguito i temi trattati da Francesco nell’intervista sull’aereo al rientro dalla Corea riportiamo quello che più ci ha colpito… per il testo integrale qui
L’aggressione dell’Isis alle minoranze cristiane in Iraq e le bombe americane
« ….Fermare l’aggressore ingiusto è un diritto che l’umanità ha ma è anche un diritto che ha l’aggressore di essere fermato perché non faccia del male».
La possibilità di una visita nel Kurdistan irakeno, nella zona del conflitto
« ….Sono disponibile! In questo momento non è la cosa migliore da fare, ma sono disposto a questo».
La preghiera per la pace con Abu Mazen e Peres è stata un fallimento?
« …Adesso il fumo delle bombe e delle guerre non lasciano vedere quella porta, ma la porta è rimasta aperta da quel momento. Credo in Dio, credo nel Signore, quella porta è rimasta aperta e chiediamo che Lui ci aiuti».
Le vittime della guerra
«Oggi noi siamo in un mondo in guerra, dappertutto! …. Il livello di crudeltà della umanità in questo momento è da spaventare un po’».
Il rapporto tra la Santa Sede e la Cina e la possibilità che il Papa ci vada
« …Penso ai grandi saggi cinesi, penso alla storia di scienza, di saggezza… Anche noi gesuiti abbiamo una storia lì, con Matteo Ricci… Se io ho voglia di andare in Cina? Ma sicuro, domani! Noi rispettiamo il popolo cinese. La Chiesa chiede soltanto la libertà per il suo ministero, per il suo lavoro. Nessun’altra condizione…. ».
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