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Consigli che ogni madre dovrebbe dare alla figlia: Ragione e sentimento per l’educazione sessuale delle nostre figlie

Tutti i genitori sono preoccupati per l’educazione sessuale dei figli, ma pochi si preoccupano di fare qualcosa al riguardo. Vedono pericoli ovunque, e i propri figli e le proprie figlie in mezzo alle tempesta, si mettono le mani nei capelli e a volte si tappano gli occhi per non vedere; vanno tuttavia avanti senza far niente, e non osano nemmeno parlare della sessualità, lasciando che siano gli amici, l’ambiente, la televisione e Internet a educare i figli in un aspetto così intimo e personale.

Noi genitori dovremmo seguire l’esempio dell’attrice britannica Emma Thompson (nella foto), protagonista e sceneggiatrice del film “Ragione e sentimento”, madre di un’adolescente di 13 anni alla quale ha dedicato un “manuale del sesso” per contrastare le pressioni alle quali sono sottoposte le adolescenti della nostra epoca.

La sua idea è servita da esempio a molte madri, come la scrittrice Annabel Cole, anche lei con una figlia adolescente e che ispirata dall’idea della Thompson ha scritto un manuale rivolto alla figlia Elsa per dirle quello che ogni madre dovrebbe spiegare alla figlia sul sesso.

ECCO ALCUNE DELLE SUE RACCOMANDAZIONI:
Tieni private le cose private. È positivo avere molti contatti nelle reti sociali, ma non condividere mai sentimenti intimi né le tue esperienze. Tieni per te ciò che è solo tuo. Un errore in questo senso può perseguitarti tutta la vita.

Il porno non è la vita reale. Chi non sa cosa sia la sessualità può pensare che la pornografia le assomigli in qualcosa, ma non è così. Si tratta di attori che mettono in scena quanto è di più lontano dalla piena vita sessuale. I momenti più intimi sono lontani anni luce da questi scenari artificiali.

L’immagine non è tutto. Non lasciarti schiavizzare dalla moda, non passare metà della vita guardandoti allo specchio, depilandoti, pettinandoti, truccandoti, facendo la dieta… come se avessi l’obbligo, imposto dalla pubblicità e dalle riviste, di “essere bella”. Niente di tutto ciò ti aiuterà, a meno che non ti senta sicura dentro di te.

Un appuntamento non è un racconto di favole. Il cinema ci ha riempito di romanticismo, ma la realtà può essere molto diversa. Abbandona le fantasie e preparati ai silenzi scomodi, alla goffaggine e al nervosismo. È questa la normalità. Non cercare un appuntamento per fare bella figura con le altre ragazze arrivando a scuola il lunedì mattina. Questa si chiama pressione di gruppo.

Non tutti lo fanno. Proseguendo con la storia della pressione, ecco la più forte: pensi che tutti lo facciano, ma l’esperienza ci dice che non è così. È come se l’ambiente volesse mettere fretta agli adolescenti con quel ritornello per cui chi arriva ultimo è stupido, quando la sessualità è così importante che vale la pena aspettare. “È bene aspettare ed è bene dire di no”, scrive Annabel Cole a sua figlia.

Emma Thompson dice che possiamo aiutare le nostre figlie solo ascoltandole, trasmettendo loro fiducia e mostrando un atteggiamento franco nei loro confronti. Se c’è qualcosa di cui l’educazione sessuale delle nostre figlie (e dei nostri figli) ha bisogno in quest’epoca, si tratta di ragione e sentimento. Qualcosa che nell’ambiente, in televisione, nelle reti sociali e in Internet spicca per assenza. Mettiamo noi genitori quello che manca: una ragione alla sessualità, e facciamolo con sentimento.

Fonte: Aleteia.it

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