Una vita piena
— 4 Giugno 2015 — pubblicato da Redazione. —Quel giorno avevo centinaia di giovani davanti, centinaia di occhi che aspettavano da me una parola, o forse niente. Decisi di essere diretto. Guardai proprio quegli occhi, chiusi i miei e feci parlare il cuore. «Quanti di voi si spinellano?». Molti occhi si abbassarono. «Io non vi giudico, io giudico lo spinello, ma sappiatelo: se continuate a fumare erba siete vigliacchi due volte». Altri sguardi abbassati. «Sì, avete capito bene. Siete vigliacchi due volte e potrei dire di peggio. Prima di tutto siete vigliacchi perché chi compra droga, leggera o pesante, è amico della mafia. A chi li date i soldi?». Silenzio. «La seconda perché se in voi c’è un nuovo Francesco di Assisi, un Leonardo, un Einstein, sballandovi, cosa fate? Lo uccidete o gli date vita? Lo fate morire insieme al bello che potete costruire. Bei vigliacchi che siete!».
Quel giorno fui duro, ma in tanti mi vennero a ringraziare. Quei giovani avevano accettato un ragionamento, avevano capito che la droga, libera o non libera, fa male.
Le teorie non servono, conta la vita! Davanti a un giovane non serve parlare di riduzione del danno. Io non ci ho mai creduto. A me sta a cuore solo una cosa: il massimo guadagno. Una vita piena.
di Ernesto Oliviero da Avvenire.it
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