Interverrà Marco Invernizzi, collaboratore di Radio Maria, direttore della rivista “La Roccia” e dirigente nazionale di Alleanza Cattolica. “Invernizzi è uno dei protagonisti della grande manifestazione “Difendiamo i nostri figli”, – spiegano gli organizzatori – che una decina di giorni fa ha portato in Piazza San Giovanni, a Roma, un milione di persone contro la propaganda del gender nelle scuole e contro il ddl Cirinnà, che di fatto equipara al matrimonio le unioni tra persone dello stesso sesso. La testimonianza di popolo, tra cui molte giovani famiglie, ha sorpreso molti, ma sembra fatichi a farsi sentire nei palazzi del potere.
La Costituzione italiana riconosce la famiglia fondata sul matrimonio come una realtà naturale precedente lo Stato, quindi da rispettare e proteggere per la prosecuzione della società. La Cirinnà e altre leggi e progetti ispirati all’ideologia del gender, invece, rendono la famiglia come un contenitore vuoto, definibile arbitrariamente dallo Stato.
Va nella stessa direzione la recente decisione della Corte suprema USA che, con la maggioranza di un solo giudice, ha imposto a tutti gli Stati dell’Unione il “matrimonio” tra persone dello stesso sesso, sebbene in trenta Stati sui trentadue dove si erano celebrati referendum, gli elettori americani avevano detto “no” al “matrimonio” omosessuale. Significativamente, un’opinione firmata anche dal presidente della stessa Corte Suprema, John Roberts, ha definito la sentenza «un atto di imperio, non una sentenza fondata sul diritto». Se siete a favore, si legge nel documento, «celebrate la sentenza di oggi. Ma per favore non celebrate la Costituzione, non ha niente a che fare con essa». ”
Fonte: Gazzetta della Spezia