Sabato prossimo 25 luglio, a Lerici, prenderà il via la quarantesima edizione della festa nazionale di “Avvenire”. La popolare “kermesse” si snoderà nella cittadina rivierasca per i consueti nove giorni, ricchi di incontri, di spettacoli, di testimonianze e di momenti di preghiera.
Era il 1975 quando a don Franco Ricciardi, parroco di Lerici da soli tre anni, venne l’idea di un appuntamento estivo in grado di richiamare l’attenzione dei lericini e dei tanti turisti sui temi della evangelizzazione post–conciliare e, in particolare, sul quotidiano cattolico, nato solo sette anni prima per volontà di Paolo VI con la fusione dell'”Avvenire d’Italia” di Bologna e dell'”Italia” di Milano. In Liguria, nei primi anni, la diffusione di “Avvenire” era stata modesta, essendo ancora presente il “Cittadino”, allora quotidiano cattolico di Genova, con redazione anche alla Spezia. Per questo la prima iniziativa di don Franco fu più una festa parrocchiale che non una festa del quotidiano cattolico, ma a buon diritto può essere considerata la prima edizione di quella festa che, dall’anno seguente, divenne molto più strutturata e stabile, tanto da arrivare, ora e in piena freschezza, a compiere i suoi … primi quarant’anni. Merito di questo è anzitutto la mobilitazione costante della parrocchia, con i suoi volontari, che non ha avuto né soste né incertezze con i tre parroci succedutisi in questo quarantennio: don Franco anzitutto, poi don Carlo Ricciardi ed ora don Federico Paganini.
Sabato pomeriggio ci sarà la Messa inaugurale delle 18.30, presieduta dal vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, cui seguirà il saluto ai partecipanti alla prima delle quattro “cene insieme” (nei due sabati e nelle due domeniche della festa), pronta ad aprire i battenti alle 20 nel rinnovato parco giochi della casa canonica.
Mercoledì 29 luglio monsignor Domenico Pompili, già direttore dell’ufficio Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana ed ora vescovo eletto di Rieti, riceverà il “Premio Narducci”, intitolato a una figura storica del giornalismo cattolico italiano.
Gli altri incontri, lungo l’arco di nove giorni, sino a domenica 2 agosto, saranno legati dal filo conduttore che è il tema di quest’anno: “Costruire un mondo nuovo”, concetto più volte ripetuto e indicato a tutti come “missione del nostro tempo” da Papa Francesco, perché la si possa realizzare tutti uniti.
La festa ricorderà poi con affetto, in particolare nella giornata di giovedì, la venerata figura di monsignor Franco Ricciardi, il parroco dell'”invenzione” dell’evento, tornato alla casa del Padre poche settimane or sono dopo una vita davvero intensa di preghiera e di azione pastorale.