Conferma dell’esenzione dall’Imu per le scuole paritarie, ribadita la normativa Monti relativa alla vecchia Ici, ma soprattutto
l’impegno per un tavolo di lavoro che affronti complessivamente la materia fiscale circa le scuole non statali, ad iniziare dalla definizione di attività commerciale per una scuola paritaria. E’ il risultato del
confronto svoltosi questa mattina a Palazzo Chigi tra governo e associazioni del mondo della scuola paritaria, promosso dopo la sentenza della Cassazione sul contezionso tra Comune di Livorno e due istituti paritari sul pagamento dell’Ici per il periodo 2009/12.Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio,
Claudio De Vincenti, che ha presieduto il tavolo, ha ribadito quanto già espresso dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan la scorsa settimana in Parlamento sull’attuale norma che regola le esenzioni dal pagamento dell’Imu, ma ha voluto anche compiere un passo avanti
annunciando l’intenzione di affrontare complessivamente la questione fiscale delle paritarie.
Il prossimo appuntamento è stato fissato per settembre, quando dovrebbero arrivare proposte per avviare un confronto sull’intera materia. Soddisfatte le asosciazioni presenti: Federazione istituti di attività educative (Fidae), l’Associazione nazionale istituti non statali di educazione e istruzione (Aninsei), l’Associazione gestori istituti dipendenti dell’autorità ecclesiastica (Agidae), l’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei), l’Unione superiore maggiori d’Italia (Usmi), la Federazione italiana scuole materne di ispirazione cristiana (Fism) e la Cdo-Opere Educative.
Apprezzato soprattutto “il clima di disponibilità e di collaborazione dimostrato dal governo e dal ministero dell’Istruzione” commenta suor Anna Monia Alfieri, responsabile del settore scuola per l’Usmi. “Un segno di attenzione che speriamo possa portare a una definitva soluzione della questione e permetta anche di fare passi avanti sull’intera materia fiscale” aggiunge Luigi Morgano segretario nazionale della Fism.