IN UN ALTRO MOnDO 2015 – Il rientro a casa
— 10 Settembre 2015 — pubblicato da Redazione. —Un viaggio di trenta giorni, quattro ragazzi in quattro Opere nei paesi del Terzo Mondo. Un’incredibile esperienza raccontata da giovani volontari e reporter che avranno il compito di mostrarci com’è la vita in un altro mondo.
Giovanni è appena rientrato da Debre Marcos, Etiopia. Qui ha affiancato i volontari del CVM in attività di animazione, formazione scolastica e prevenzione dell’HIV/AIDS dei bambini di strada
GIOVANNI: – The stars look very different today – Questo viaggio mi ha ricordato come non sia scontato apprezzare la fortuna del nostro quotidiano: il cibo, il clima, la comodità di un letto o il non doversi preoccupare troppo delle zanzare. La prospettiva è cambiata dopo aver vissuto l’assenza di queste cose.
La prospettiva è cambiata dopo aver vissuto una forte sensazione di ‘tensione’. Tensione che è nata dalla sensazione di comunione con quella terra così antica, come se vi fosse racchiuso il segreto dell’esistenza, e le grandi sfide che le persone sono costrette ad affrontare ogni giorno.
Remark è rientrato da pochi giorni da Nairobi, Kenya. Insieme con i volontari di Amani for Africa ha svolto attività di animazione e formazione dei bambini ospiti delle case accoglienza.
REMARK: Sapete quella sensazione di sentirsi in una sorta di limbo? Quando ci si trova a metà e per un motivo o un altro non si riesce, o forse non si ha il coraggio, di scegliere una direzione? Quando si è lì, in bilico, né da una parte né dall’altra. Prima di partire mi trovavo così, in una tappa fondamentale per la mia vita che continuavo a non voler fronteggiare. Ritorno con spirito nuovo, più coraggioso, più determinato, con una voglia di fare immensa. Non avevo bisogno che di una spinta, che mi desse la scossa giusta. La spinta di un bimbo che cerca di darmi lo slancio su una bici che é sproporzionata per me, ma che so di poter guidare. Quale metafora migliore per spiegare quello che mi sta succedendo ora? Riparto rigenerato. Buon viaggio.
Miranda è rientrata da Calcutta, dove le Sorelle della Provvidenza hanno aperto una casa che dà accoglienza, istruzione e un mestiere a tante bambine orfane e abbandonate.
MIRANDA: Mi sono svegliata, ho fatto colazione con la mia torta preferita e mi sono messa a guardare fuori dalla finestra: ho visto la mia vita, bellissima, l’ho analizzata, quasi non credevo al fatto di potermi sentire così fortunata. Mi sento un po’ a disagio ad essere la persona più felice al mondo perché in realtà un motivo non c’è, non sono “felice per…” o “felice di…”, sono felice e basta. Una sensazione pulita, senza contraddizioni, frutto di risposte a domande scomode, cattive. Questo viaggio, più di altri, mi ha donato qualcosa di inestimabile: la capacità di apprezzare. Grazie!
Marta è rientrata da Manila, Filippine, dove le Piccole Sorelle dell’Annunciazione hanno aperto una casa-famiglia che dà accoglienza e un futuro migliore alle bambine più povere della città.
MARTA: …il mio di cuore ora è più grande, pieno dei loro meravigliosi sorrisi, e tutto l’Amore che mi hanno donato è per me come un caldo abbraccio che lo stringe sempre forte forte e non lo lascia mai… Vi voglio bene sorrisoni miei!
Fonte: Inunaltromondo.it