Papa Francesco a Greccio: mons. Pompili (Rieti), “colpito dall’intensità della sua preghiera”
— 5 Gennaio 2016 — pubblicato da Redazione. —Una visita a sorpresa ma non troppo, quella di Papa Francesco oggi a Greccio, in provincia di Rieti, per visitare il luogo in cui San Francesco istituì il Presepe. Come riferito al Sir dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, “il Papa ha realizzato il desiderio, che gli avevo espresso appena ordinato vescovo, di visitare questa terra francescana di adozione. Una giornata breve ma intensa. Solamente in questi ultimi giorni mi ha precisato che sarebbe venuto oggi. Dovendo tenere la cosa riservata, anche i frati sono stati colti di sorpresa. Il Papa è arrivato solo con la scorta ed è passato a salutarmi. Siamo rimasti a pranzo insieme e nel primissimo pomeriggio, siamo venuti al santuario. Qui poco distante si teneva un meeting di 150 giovani di Greccio, per questo ho chiesto al Papa se poteva fare loro una sorpresa. Il Papa ha dato la sua disponibilità e proprio mentre i giovani stavano per andare via dal fondo del salone è apparso il Pontefice”. “Vorrei capire – sono state le parole di Papa Francesco ai giovani riferite da monsignor Pompili – quale bugia vi ha detto il vescovo per trattenervi qui fino al mio arrivo”. “L’impatto è stato enorme – aggiunge il vescovo – c’era chi piangeva, chi si stropicciava gli occhi, chi cercava di capire di capire cosa stesse accadendo. Il Papa è stato molto efficace, trovandosi a suo agio in un ambiente a dimensione umana, ha parlato della stella e del Bambino. La stella che rappresenta il desiderio che ciascuno deve coltivare – quando manca la stella significa che qualcosa non va – e il Bambino segno dell’incarnazione”. Il Papa si è soffermato a pregare davanti all’immagine della Madonna che allatta: “Sono rimasto colpito – dice monsignor Pompili – dall’intensità del suo sostare a lungo davanti all’immagine, quasi a ricreare la scena della Natività attraverso l’immaginazione, così come voleva san Francesco quando inventò il presepe”. “Sul libro dei visitatori – rivela monsignor Pompili – il Papa ha scritto una preghiera in cui ringraziava per questo giorno di grazia e invocava la benedizione divina su questa chiesa, sul suo vescovo, sui frati e sulla comunità ecclesiale, esortando a mettere sempre in primo piano la stella e il Bambino”.