Scuola, l’ora di religione conquista le superiori
— 12 Gennaio 2016 — pubblicato da Redazione. —«Diminuiscono i numeri generali ma aumenta la qualità della proposta – commenta Incampo –. Anzi, nelle scuole dove la cosiddetta “ora di religione” è adeguatamente presentata e valorizzata nel Piano dell’offerta formativa, gli avvalentisi aumentano. L’importante è far capire alle famiglie che non si tratta di un’ora di catechismo, che è un’altra cosa e, è bene ricordarlo, non si fa a scuola». Soprattutto a fronte dell’importante ondata migratoria che sta interessando l’Italia e l’Europa, osserva Incampo, per i giovani è ancora più importante e urgente conoscere i fondamenti della cultura occidentale, tra cui il Cristianesimo è senz’altro uno dei capisaldi, per poter poi rapportarsi in maniera consapevole con i nuovi venuti.
«A scuola – aggiunge Incampo – a volte c’è un’errata idea di laicità, secondo cui l’insegnamento della religione sarebbe ormai superato. Niente di più sbagliato. Innanzitutto perché l’Insegnamento della religione cattolica è un dato culturale da cui non è possibile prescindere, se si vuole capire fino in fondo il contesto in cui viviamo. Detto altrimenti, l’ora di religione aiuta a muoversi nel mondo». Dell’importanza di avvalersi dell’Insegnamento della religione cattolica ha parlato, nei giorni scorsi, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana. «L’insegnamento della religione cattolica – si legge in un messaggio inviato alle famiglie – è l’esposizione della storia e della dottrina cristiana; è l’affronto dei grandi temi dell’uomo e della vita. Introduce non solo agli universali interrogativi dell’esistenza, ma anche offre a tutti – cristiani e non cristiani – la possibilità di comprendere la società e la cultura del nostro Paese e dell’Europa».
Da qui l’invito del cardinale, agli studenti e alle famiglie, ad avvalersi di questa «opportunità significativa e unica» evitando di «lasciarsi guidare da pregiudizi che circolano» così da non perdere «un’opportunità formativa importante come persone e cittadini».