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GENOVA: “Unioni civili, diritto o inganno?” intervengono Simone Pillon e Giorgio Ponte

GENOVA – “Unioni civili, diritto o inganno?” è il titolo della conferenza organizzata dal comitato locale “Difendiamo i nostri figli venerdì 4 marzo alle ore 21, presso la sala della Bi.Bi Service, in Via XX Settembre, 41, terzo piano.
All’incontro interverranno Simone Pillon, avvocato, socio fondatore del comitato nazionale “Difendiamo i nostri figli”, organizzatore del Family Day del 30 gennaio al Circo Massimo a Roma, e Giorgio Ponte, professore e scrittore, che porterà la sua testimonianza personale contro-corrente, che è stata ripresa ultimamente da varie televisioni e giornali.

La conferenza avviene pochi giorni dopo l’approvazione al Senato, con voto di fiducia sul maxi-emendamento Renzi-Alfano, del disegno di legge sulle cosiddette “unioni civili”.
Al riguardo, ha parlato di “disprezzo per la democrazia” il Centro Studi Rosario Livatino, che nei giorni precedenti aveva raccolto oltre cinquecento firme di giuristi contro il ddl Cirinnà. «Il maxi emendamento del Governo sulle unioni civili è al tempo stesso un diktat per il Parlamento, una grave lesione per la democrazia e un atto ingiusto, in quanto equipara alla famiglia fondata sul matrimonio le convivenze fra persone dello stesso sesso» – ha scritto il Centro Studi.
Lo stralcio della stepchild adoption – prosegue la nota del Livatino – «ha il sapore della beffa» in quanto l’equiparazione totale delle unioni al matrimonio seguirà presto all’equiparazione di fatto introdotta dal governo. Lo imporrà, per evitare discriminazioni tra due situazioni riconosciute in modo simile, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che pure aveva ribadito che l’Italia non era obbligata ad alcuna legge sulle “unioni civili” (21 luglio 2015). Oltre alla fiducia a voto palese, nessun comma di alcun articolo della Cirinnà è stato discusso in una Commissione di merito. «Un provvedimento lesivo del fondamento del corpo sociale viene imposto nel modo più antidemocratico», conclude la nota.
Il ministro Maria Elena Boschi ha preannunciato un imminente ddl sulle adozioni, per completare quanto manca al ddl Cirinnà. Non risultano dichiarazioni dello stesso ministro riguardo all’acquisto, fatto dal leader di Sel, Nichi Vendola, di un bambino venuto alla luce domenica in California.
Giorgio Ponte aveva così parlato alla vigilia del Family Day: «Questa manifestazione non è contro gli omosessuali, per questo è importante che gli omosessuali che ci saranno, e ce ne saranno tanti, in qualche modo facciano sentire la loro voce. La nostra presenza smonta questo pregiudizio. Qua non si discute sulle scelte personali di nessuno. Si può andare a letto con chi si vuole, comprare casa con chi si vuole, condividere la vita con chi si vuole, persino amare chi si vuole, e questo già lo si può fare. Ma da qui a volere ribaltare l’essenza della persona umana riducendola al suo desiderio, e arrivando a dire che due uomini o due donne sono nella sostanza intercambiabili e atti a concepire, questo è un altro discorso. La manifestazione non è contro gli omosessuali, ma in difesa della famiglia naturale, fatta da uomo e donna che portano avanti la vita insieme».
L’obiettivo della conferenza è proprio quello di ragionare sul significato e il valore, per le persone e per lo Stato, della famiglia, nucleo fondamentale della società, e del matrimonio, su cui la famiglia si fonda.

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