Ceis: Con il Papa nella lotta alle dipendenze, dalla droga al gioco d’azzardo
— 12 Aprile 2016 — pubblicato da Redazione. —Roberto Mineo, presidente del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi, plaude alle parole del Pontefice nella Amoris laetitia
“Papa Francesco è stato chiarissimo nella sua esortazione Amoris laetitia denunciando che esporre una persona alla droga non fa altro che aumentare la dipendenza. Questo vale anche per il Gap, gioco d’azzardo patologico ed è una battaglia che portiamo avanti da anni”. È il commento di Roberto Mineo, presidente del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi, al nuovo documento di Bergoglio.
“C’è un drammatico ritorno dell’eroina in Italia, addirittura con l’uso della siringa e la scoperta da parte delle Forze dell’Ordine di 3 raffinerie di eroina al Nord. Giustamente – aggiunge Mineo – il Papa nella sua esortazione definisce ‘la tossicodipendenza come una delle piaghe della nostra epoca, che fa soffrire molte famiglie, e non di rado finisce per distruggerle’. Ma aggiunge che ‘qualcosa di simile succede con l’alcolismo, il gioco e altre dipendenze’”.
Per combattere questi gravi fenomeni il ministero della Salute ha istituito l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave che si riunirà in prima seduta il 13 aprile prossimo. “Siamo onorati – sottolinea Mineo – che tra gli esperti nazionali nominati dal ministro Lorenzin ci sia la vicepresidente del Ceis Patrizia Saraceno. È un riconoscimento che mette in risalto il nostro lavoro per contrastare le nuove dipendenze dove non è implicata l’assunzione di una sostanza. In questo caso l’oggetto della dipendenza è rappresentato da comportamenti o da attività che vengono erroneamente scambiati per condotte normali riconducibili alla vita quotidiana, ma che sfociano in degenerazioni fino alla vera e propria patologia. Questo fenomeno è in continua crescita a causa della società di oggi che promuove quasi quotidianamente delle nuove forme e modalità di gioco, mentre non sono sufficienti in proporzione le misure di protezione e prevenzione messe in atto”.
Fonte: Zeinit.org