Solo perché qualcosa è legale non è detto che sia giusto o morale.
Katrina,
Ho scoperto che il mio ragazzo guarda materiale pornografico, e molto, e non riesco a superarlo. L’ho scoperto circa tre mesi fa, quando avevo bisogno di usare il suo telefono mentre eravamo in vacanza. Avevo dimenticato di prendere il mio caricabatterie. Stavo cercando qualcosa e quando sono andata sul suo browser c’erano tutti siti porno, cose davvero indecenti e orribili. Sono rimasta scioccata.
L’ho affrontato e abbiamo avuto una brutta discussione. Ha detto che stavo esagerando perché tutti i ragazzi guardano materiale pornografico. Mi fa infuriare il fatto che abbia quelle cose sul telefono, come se non riuscisse a uscire di casa senza guardarle. Non sono un’ingenua, so che ai ragazzi piace guardare quella roba, ma sono rimasta molto sorpresa di trovare quello che ho trovato. Ha davvero cambiato la mia opinione su di lui, e lui si mette sulla difensiva ogni volta che tiro fuori la questione. Non so come riuscire a superarlo. Anche le mie amiche dicono che sto esagerando e che per i ragazzi è naturale guardare materiale porno perché sono molto “visivi”. Come facciamo io e il mio ragazzo a superare la cosa?
Frustrata
Cara Frustrata,
permettimi di chiederti una cosa. Cosa avresti fatto se avessi scoperto che il tuo ragazzo ha una dipendenza segreta dalla droga? Saresti andata avanti con il rapporto per tre mesi dopo quella rivelazione? Soprattutto se lui avesse rifiutato di riconoscere che la sua dipendenza era un problema e si fosse messo sulla difensiva ogni volta che tu volevi parlarne? Penso di no.
Potresti dire che la droga e la pornografia non sono la stessa cosa. La droga è illegale, la pornografia no. Credo che tu sia una ragazza intelligente e che sappia che il fatto che una cosa è legale non la rende giusta o morale.
La pornografia crea dipendenza come qualsiasi droga. Corrompe l’anima, demoralizza, denigra le donne e la persona stessa e può distruggere qualcuno in modo spietato come la droga. Ha distrutto il mio matrimonio. Non esiste un’abitudine a consumare pornografia che sia innocua.
E no, non tutti gli uomini guardano materiale pornografico. Non è un aspetto naturale della mascolinità e una cosa che non possono evitare perché sono “visivi”. Le tue amiche hanno una visione degli uomini distorta e sessista. Gli uomini possono sicuramente controllarsi, e infatti ci si aspetta che lo facciano. In quanto madre di un figlio maschio, ho le massime aspettative morali nei suoi confronti, come tu dovresti averle riguardo alla persona con cui hai scelto di avere una relazione. Quando permetti che queste aspettative vengano sminuite, ti accontenti di un tipo che ha un’impenitente dipendenza dalla pornografia.
Guardare materiale pornografico non è una bandiera rossa in una relazione. Guardare materiale pornografico è un motivo di rottura, o almeno dovrebbe esserlo. Come la dipendenza dalla droga.
Non parlo solo da un punto di vista morale, perché c’è la scienza che sostiene quello che sto dicendo. Ci sono stati innumerevoli studi sugli effetti dannosi del consumo regolare di pornografia. La Chiesa ha ragione su questo, e l’ha sempre avuta. La scienza l’ha solo ripresa.
Dal nostro Catechismo:
“2354 La pornografia consiste nel sottrarre all’intimità dei partner gli atti sessuali, reali o simulati, per esibirli deliberatamente a terze persone. Offende la castità perché snatura l’atto coniugale, dono intimo e reciproco degli sposi. Lede gravemente la dignità di coloro che vi si prestano (attori, commercianti, pubblico), poiché l’uno diventa per l’altro oggetto di un piacere rudimentale e di un illecito guadagno. Immerge gli uni e gli altri nell’illusione di un mondo irreale. È una colpa grave. Le autorità civili devono impedire la produzione e la diffusione di materiali pornografici”.
Hai espresso le tue preoccupazioni e il tuo dolore al tuo ragazzo. Lui ha risposto mettendosi sulla difensiva e accampando scuse, non con contrizione. Se vuoi davvero “superare” la sua dipendenza dalla pornografia, allora devi iniziare “superando” questo ragazzo rendendolo un ricordo del passato.