La sesta Marcia per la vita domenica ha portato nelle vie di Roma un numero di partecipanti stimato in 30mila persone, con l’adesione di associazioni italiane e straniere e adesioni da 29 Paesi (l’appuntamento si rifà all’esperienza di manifestazioni storiche come la «March for life» di Washington), famiglie, comunità parrocchiali e religiose e la presenza, tra gli altri, dell’arcivescovo di Ferrara-Comacchio Luigi Negri, del cardinale Raimond Leo Burke e di Athanasius Schneider, ausiliare di Astana, in Kazakhstan.
L’apertura internazionale è una delle caratteristiche della Marcia romana: «Studiando quello che è successo negli altri Paesi dove queste marce avvengono da più tempo – spiega la portavoce Virginia Coda Nunziante – si vede che tutta l’attività intorno alla manifestazione fa sì che si sviluppino tante realtà diverse, di associazionismo volontario, che si occupano proprio di questi problemi».
L’idea centrale dell’evento italiano, giunto alla tredicesima edizione, è di creare ogni anno «un momento pubblico di visibilità, di affermazione del valore insopprimibile della vita umana innocente – spiega ancora Coda Nunziante – per rompere il silenzio che circonda la strage degli innocenti, per sostenere chi combatte la cultura della morte, per elevare un monito contro le nostre classi dirigenti, colpevolmente assenti su questo fronte, e anzi intenzionate a proseguire su questa tragica strada».
Un bilancio dell’edizione 2016? «Un’edizione molto gioiosa e piena di giovani, ma anche molto determinata e convinta che la vita vada difesa senza compromessi: con la 194 e l’eutanasia non c’è possibilità di costruire nulla». Ora c’è un importante «lavoro culturale da compiere, specie tra i giovani: nascono nuove realtà come gli universitari per la vita», che parlano di un’adesione a un’idea di fondo: «La nostra è una nazione che si condanna al suicidio demografico. Abbiamo un messaggio da inviare al governo: non si continui a spendere per l’aborto (200 milioni all’anno), questi soldi vadano per promuovere la natalità».
Testimonianze e riflessioni, ma anche un clima di festa lungo il percorso della Marcia, che dalla Bocca della Verità ha portato il corteo fino a piazza San Pietro per la preghiera del Regina Coeli insieme a Papa Francesco, che ha citato la Marcia salutando i presenti alla preghiera mariana.
L’appuntamento per il 2017 è già fissato: sempre a Roma, sabato 13 maggio.
Fonte: Avvenire.it
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