LA SPEZIA – GMG: Cracovia 2016, un’esperienza che trasforma
— 29 Agosto 2016 — pubblicato da Redazione. —La Giornata Mondiale della Gioventù si è conclusa, abbiamo assistito ad un milione e mezzo di giovani rispondere alla Chiamata. Tra i 90 mila italiani che hanno raggiunto Cracovia per questa 31esima GMG c’erano anche i giovani della nostra diocesi organizzati in tre gruppi: la PASTORALE GIOVANILE, i giovani del movimento del “CAMMINO NEO CATECUMENALE” e il “GRUPPO DEI GIOVANI VINCENZIANI ’, coordinato da don Orazio Lertora e Suor Elisabetta Castellani delle Figlie della Carità.
Ed è proprio a quest’ultimo gruppo che appartiene Matilde Ferrari la sedicenne che ci ha inviato il racconto della sua esperienza. Leggendolo ci accorgiamo che se le giornate della GMG si sono concluse e i media non ne parlano più, un milione e mezzo di giovani sono tornati a casa trasformati per sempre. I semi da loro raccolti sapranno dare nel tempo i frutti se sapremo tutti lasciare un terreno fertile in cui germogliare.
MATILDE: “Ci sono esperienze che ti cambiano per sempre. Una di queste è la GMG ( Giornata Mondiale della Gioventù ), che quest’anno si è svolta a Cracovia, città natale di Papa Giovanni Paolo II, dal 26 Luglio al 31 Luglio, e alla quale ho partecipato insieme al gruppo dei Giovani Vincenziani.
Già molte persone mi avevano parlato dell’unicità di questo evento che unisce giovani di tutto il mondo, ma solo chi l’ha vissuto personalmente capirà a fondo ciò di cui sto parlando. 1,5 milioni di giovani riuniti con un unico scopo, quello di lodare il Signore, ringraziarlo, e fare festa insieme, conoscersi e incontrare il Papa.
Nel corso delle cinque giornate di GMG a Cracovia si sono tenuti incontri di catechesi, serate di festa a tema nazionale, momenti di preghiera e la grande Veglia finale, alla quale haseguito la Messa con Papa Francesco. Nelle strade il clima era quello di una festa perenne, in cui i festoni erano rappresentati dalle bandiere di ogni nazione e i festeggiati eravamo tutti noi, 1 milione e mezzo di giovani cattolici, diversi ma accomunati da un’unica Fede.
L’aspetto che colpiva maggiormente era il calore che si percepiva toccando le mani delle persone che si incrociavano per le strade, scambiandosi un abbraccio o semplicemente un sorriso, abbattendo ogni barriera.
La GMG si è conclusa, ma in noi è rimasta la gioia di quei giorni, perché incontrando gli altri, e Gesù negli altri, siamo cambiati irreversibilmente.”