XXVI Congresso Eucaristico Nazionale: l’omelia del card. Angelo Bagnasco
— 16 Settembre 2016 — pubblicato da Redazione. —“Affidarci al Sacramento ci fa creature nuove, capaci non solo di fare cose grandi, ma di vivere in modo grande le piccole cose di ogni giorno; di fare del poco che siamo un dono per gli altri”.
Nell’omelia con cui giovedì 15 settembre, alle 20.30, il Card. Angelo Bagnasco ha aperto a Genova (in piazza Matteotti) il XXVI Congresso Eucaristico Nazionale, l’Arcivescovo di Genova dà voce a una Chiesa che, dall’incontro con il suo Signore, si fa messaggera di luce e di speranza per tutto il Paese.
È una Chiesa che si riunisce per “ritrovare una serena ansia apostolica, così da dire ovunque che Gesù è il Signore, senza preferenza di persone e senza equilibrismi di inutile prudenza”; una Chiesa dal “tratto largo e abbondante del braccio, e soprattutto del cuore”; una Chiesa che vive di quella carità che “non ha muscoli da esibire, ma piccole anfore da portare, anfore comunque capaci di dissetare la sete dei poveri nel corpo e nello spirito”.