Movimento Cristiano Lavoratori: riflessioni sulla riforma costituzionale
— 15 Novembre 2016 — pubblicato da Redazione. —Anche una delegazione spezzina del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) ha partecipato alla manifestazione “Famiglie e lavoratori insieme per il NO alla riforma costituzionale” svoltasi ieri pomeriggio a Roma. Alla manifestazione sono intervenuti Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, e Massimo Gandolfini, presidente del comitato “Difendiamo i nostri figli”, che ha organizzato i Family Day del 2015 e 2016.
«Non possiamo né vogliamo accogliere l’invito del Presidente emerito Napolitano – ha esordito Costalli – a focalizzare l’attenzione esclusivamente sulle questioni di stretta natura tecnico-giuridica. Si tratta di un invito fuorviante, formulato con tanta insistenza da lasciar intravedere il tentativo di occultare l’enorme valenza politica di questo referendum deviando l’attenzione dalla vera posta in gioco.
«Dobbiamo porci in una prospettiva prettamente popolare e antropologica-culturale che smascheri non solo la nuova idea di gestione politica dello Stato che si cela dietro la propaganda a favore della riforma, ma anche le nuove concezioni di persona, società, libertà, sussidiarietà e soprattutto bene comune che vi sono implicate. In ballo c’è molto di più di ciò su cui abbiamo sentito, sino ad oggi, dibattere e scontrarsi in televisione e sulla stampa. È questa la vera posta in gioco cui si riferisce il Cardinal Bagnasco; queste sono le “durature conseguenze” che dobbiamo attentamente valutare!
«Dobbiamo prendere atto che le concezioni di persona, società, libertà, sussidiarietà e soprattutto bene comune, che sottendono la riforma costituzionale Renzi-Boschi, nascono da una visione della società totalmente subalterna al “pensiero unico” neoilluminista: a quella “colonizzazione mediatico-culturale” che vuole costringerci tutti a pensare nello stesso modo; vuole imporci una “società liquida” dove si sfaldano i legami della famiglia, del lavoro, delle comunità; dove si perdono l’identità, i valori e le tradizioni del nostro popolo. Una società dove il popolo viene trasformato in massa: massa malleabile condizionabile e facilmente gestibile. Mentre le persone vengono ridotte a individui senza più radici e senza storia; vengono private di ogni punto di riferimento stabile: sia esso religioso, familiare o sociale.
Costalli ha parlato anche del Jobs Act: «Abbiamo tutti, sotto i nostri occhi, i risultati deludenti del cosiddetto Jobs Act: una riforma del lavoro “liquida”, di ispirazione neoliberista, basata su incentivi temporanei che, non appena sono stati dimezzati, ha registrato un crollo dei posti di lavoro. Il trend è tutto tranne che positivo: meno assunzioni e più licenziamenti rispetto ai primi otto mesi del 2015. E sono dilagati i voucher, nuova frontiera del peggior precariato. Infine, il Jobs Act non ha minimamente intaccato la disoccupazione giovanile, che continua a crescere ed è arrivata a quasi il 40%: il valore più alto dall’ottobre scorso».
Massimo Gandolfini ha ribadito la centralità delle famiglie per la prosperità e la sussistenza stessa di una società. E ha invitato tutti a prenderne consapevolezza: «Se vuoi il mio voto, sostieni la famiglia, la vita e la valenza pubblica della religione. Se no, non mi rappresenti».
Il Movimento Cristiano Lavoratori della Spezia invita tutti gli spezzini a partecipare alla conferenza “Il valore della famiglia nella Costituzione”, con l’avv. Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la Vita, sabato 19 novembre, alle 21, presso la Sala consiliare di Lerici.