Proposta di legge sul “divieto di acquisto di servizi sessuali”.
— 30 Ottobre 2014 — pubblicato da Redazione. —Senza clienti il business della prostituzione, e la tratta collegata, perdono di interesse. Per questo l’onorevole Gian Luigi Gigli, deputato di Gruppo per l’Italia, ha proposto come primo firmatario una legge per modificare le norme in materia di prostituzione. Un’azione bipartisan, che ha ricevuto l’appoggio dell’europarlamentare Pd Silvia Costa, del senatore Pd Gianpiero Dalla Zuanna, dell’ex questore Italo D’Angelo attualmente nella fila del Nuovo centrodestra.
“Pensare alla liberalizzazione della prostituzione e alla riapertura delle case chiuse come deterrente anticriminalità è uno sbaglio, l’Olanda ne è un esempio è il principale terminale della tratta di esseri umani.
Scoraggiare la domanda dunque è la linea da seguire. Giovanni Paolo Ramonda, Responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII: “Le ragazze sono vittime e mai complici, non facciamoci ingannare dagli ammiccamenti che sono costrette a fare da chi le schiavizza. Sono esperienze drammatiche, che hanno effetti pesantissimi sulla loro psiche. Giovani torturate, svendute, annichilite. Il loro grido d’aiuto non può più essere ignorato. Non bisogna compatirle, ma salvarle”. Uno schiaffo al pensiero diffuso per cui razionalizzare e regolamentare sia la soluzione al male.
Le donne costituiscono la maggior parte delle vittime di tratta di esseri umani: sono infatti circa il 60%, e se ci aggiungiamo anche le minorenni arriviamo alla drammatica cifra del 75% del totale. La tratta ai fini dello sfruttamento sessuale, poi, rappresenta circa il 58% di tutti i casi; la parte restante sono vittime di sfruttamento sul lavoro, accattonaggio e traffico di organi.
Fonte:
Le schiave non possono aspettare | In Terris