Dopo gli incontri preparatori del 22-23 Ottobre e del 4 Dicembre, in cui abbiamo composto e inciso l’inno che ci avrebbe accompagnati in questa avventura, per noi Giovani Vincenziani è arrivato finalmente il momento di vivere la Missione, volta a portare la Vera Luce per le strade e a chi soffre a causa della malattia o dell’anzianità.

È dunque con la gioia dell’evangelizzazione, che come dice la parola stessa è “L’annuncio della Buona Novella“, che abbiamo vissuto l’incontro tenutosi il 3, 4 e 5 Gennaio a Livorno.

Ad accoglierci è stata la parrocchia consacrata a Santa Elisabetta Anna Seton, la cui solennità cade proprio il 4 Gennaio, giorno che ha segnato il culmine della nostra Missione.

Fin dal primo giorno di campo la calorosità con cui i parrocchiani ci hanno accolto ci ha fatto sentire parte di un’unica grande famiglia e ad ognuno di noi è stato affidato un compito specifico.

Un gruppo è rimasto in Chiesa in adorazione a pregare, affidando al Signore la Missione, alcuni sono andati in ospedale con Suor Costanza nel reparto dei malati terminali, per portare un sorriso a chi è nella sofferenza della morte; altri sono andati nelle case di alcuni parrocchiani molto anziani per portare loro un po’di compagnia e voglia di vivere. Altri ancora invece hanno invitato le persone che incontravano per la strada ai nostri momenti di incontro, alla messa in ricordo di Santa Elisabetta e alla festa parrocchiale, facendosi voce di una Chiesa in uscita, sulle note dell’inno “Il Mondo Aspetta Te”.

Dopo il momento di adorazione abbiamo preparato i giochi per i bambini della parrocchia che avremmo incontrato prima della Messa.

La serata di festa è stata animata oltre che dai nostri giochi, balli e canti, dai trucchi di magia di Mago Junior, che oltre ad essere un abile prestigiatore ha un grande cuore: infatti sfrutta il suo talento per strappare un sorriso ai bambini ricoverati nell’ospedale della sua città.

Nonostante siano stati pochi i ragazzi ad aver partecipato alle nostre attività, benché siano state poche le persone incontrate ad aver accolto con entusiasmo il nostro invito, sebbene un sorriso non possa cancellare paura e sofferenza, credo che il nostro piccolo seme sia stato importante, e che con il tempo possa dare abbondanti frutti.

Quello che noi ci siamo portati a casa è sicuramente una bellissima lezione di vita, alla quale hanno fatto da maestri le tante persone che con il loro esempio di servizio gratuito ci hanno permesso di vivere al meglio le tre giornate di Missione. Un grazie che viene dal profondo del cuore ai cuochi, volontari della parrocchia che ad ogni pasto hanno messo al nostro servizio la loro abilità in cucina, ai Parents & Sons, ormai parte integrante della nostra famiglia, che oltre ad averci aiutati nella composizione dell’inno, hanno fatto tanta strada solo per salutarci e consegnarci i dischi pronti ad essere venduti, ma anche a Suor Elisabetta, Suor Gresi, Suor Costanza, Angela, Padre Francesco, Massimo e Valeria che ci accompagnano in ogni nuova avventura con entusiasmo e pazienza.

M. Ferrari