Non nevica, almeno per ora, alla Spezia, ma il freddo, nelle ultime settimane, si è fatto sentire in modo davvero pungente, provocando le consuete malattie di stagione ma, soprattutto, creando seri problemi anche di sopravvivenza alle persone che non hanno un tetto ed ancor meno locali riscaldati dove trascorrere la notte.
Ne deriva un vero e proprio “superlavoro” per il dormitorio della Caritas diocesana alla Cittadella della pace di Pegazzano. Si tratta, di fatto, dell’unica struttura esistente in città e in provincia per far fronte a questo genere di emergenze. Il dormitorio, come si vede nella foto qui a fianco, è stato attrezzato con letti a castello collocati separati da divisori che garantiscono un minimo di “privacy”. Negli ultimi giorni sono oltre cinquanta le persone, di varie età, che ne hanno usufruito.
Spesso è il personale del pronto soccorso a chiamare, anche nel cuore della notte, il direttore della Caritas don Luca Palei o i suoi collaboratori per accogliere una nuova persona accompagnata in ospedale per sintomi di assideramento o di ipotermia. Seguendo l’esempio fornito a Roma dal Vaticano, su indicazioni del Papa, in questi giorni di grande freddo il dormitorio di Pegazzano è aperto, come si dice, H24, ovvero per l’intera giornata, senza interruzione.
Agli ospiti viene fornita anche la colazione, mentre per il pranzo e per la cena possono usufruire delle mense gratuite che esistono alla Spezia e a Sarzana.
E’ un’ulteriore bella testimonianza di impegno caritativo delle strutture diocesane che, anche in questo caso, sopperiscono a quanto quelle pubbliche dei servizi sociali non sono purtroppo attrezzate a svolgere, nonostante l’oggettiva continua crescita delle persone senza fissa dimora.
Fonte: Avvenire/La Spezia