Il cibo che non è finito sulle tavole dei ristoranti ha una seconda possibilità. È stato lanciato Ristorante Solidale, progetto nato per abbattere gli sprechi alimentari. Le eccedenze prodotte dalla ristorazione milanese ora possono diventare un pasto caldo per chi è in difficoltà.
Dietro all’iniziativa ci sono Just Eat, azienda che permette di ordinare cibo a domicilio, Caritas Ambrosiana, la società di logistica Pony Zero per le consegne, e il patrocinio del Comune. Milano è la prima piazza di questo esperimento, ma la volontà è di estenderlo, in primis a Roma e Torino.
Come funziona? Una volta al mese i ristoranti associati a Just Eat che decidono di partecipare mettono a disposizione cibo fresco avanzato, che viene ritirato dai ragazzi di Pony Zero e portato a domicilio in alcune realtà della città identificate da Caritas Ambrosiana. Ovvero il Refettorio Ambrosiano e tre comunità di accoglienza: Pani e Peschi, La Locomotiva e la Casa alloggio Centro Teresa Gabrieli.
Per ora sono 10 i ristoratori che aderiscono. Offrono di tutto, dalle piadine, alla polenta, dagli hamburger, al sushi: nel primo giorno di attività del Ristorante Solidale sono partiti 38 pasti.
Ma i riscontri sono positivi e i numeri potrebbero presto crescere. Anche perché da una ricerca di Just Eat fatta sul territorio emerge che per l’83% dei ristoranti lo spreco è un tema sentito, e il 77% ritiene di poter contribuire attivamente al problema. Mentre il 55% avrebbe piacere a entrare in Ristorante Solidale.
Fonte: Avvenire.it