Dura pressoché il tempo di una partita di calcio, ma presenta alcune particolarità: a giocare siamo noi e non dei calciatori dai nomi famosi, come compagno di squadra abbiamo una Persona del tutto eccezionale e l’obiettivo della partita non è conquistare tre punti in classifica bensì aggiudicarsi la vita eterna.
Cento minuti sul Vangelo – Per capire chi è Lui: s’intitola così l’ultimo libro di padre Maurizio Botta, edito dalla Berica Editrice nell’ambito della collana UomoVivo (umorismo, vita di coppia, Dio).
L’Autore, padre Maurizio Botta, è un uomo con gli occhi innamorati di Dio. Membro della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, attualmente è Prefetto dell’Oratorio Secolare, oltre che viceparroco della Parrocchia di Santa Maria in Vallicella a Roma. Collaboratore dell’Ufficio Catechistico della Capitale, nella sua intensa giornata trova anche il tempo per gestire il blog “Cinque passi al Mistero”. Ed è proprio da questo blog – più precisamente dalla sezione “Un minuto sul Vangelo di oggi” – che ha origine il libro Cento minuti sul Vangelo, che altro non è che un organico collage, pur nella frammentarietà dei temi trattati, dei testi pubblicati quotidianamente in commento alle letture del giorno.
Nelle sue meditazioni, padre Botta parla al lettore di Gesù, dei discepoli, del rifiuto di Dio, della Croce, della pace e della gioia, della preghiera, dei bambini, della Misericordia, degli angeli e dei demoni, della ricchezza, di Maria e delle pie donne e di molto altro…
Si tratta di temi capitali della vita di fede, la cui importanza non risulta affatto sminuita dallo stile comunicativo semplice e diretto che contraddistingue il predicare del padre oratoriano. Gesù è vero Dio e vero uomo e, proprio in quanto tale, è raggiungibile da tutte le persone che sono pronte a farGli spazio dentro di sé e a impegnarsi sulla via della santità. Una santità che non è riservata a pochi, ma che è per tutti: “Il santo – scrive infatti l’Autore – è un uomo che ascolta e custodisce con perseveranza nel tempo le parole di Dio. Resiste al calore infuocato durante le tentazioni perché sotto di lui c’è terra e le radici possono scendere a raggiungere la terra nera, fresca e umida. Libera sopra di sé il suo campo dai rovi, cioè dalle preoccupazioni e dalle vanità che soffocano lo sviluppo del seme verso l’alto. Il santo stringe un legame con la persona di Cristo più decisivo e stringente di un legame di sangue”.
Un esempio di santità possibile lo troviamo nella figura di san Giuseppe, cui nel libro di Botta viene dedicato un capitolo chiamato “Bonus Track”, contenente la novena a lui dedicata, e che viene descritto come “maestro del silenzio, custode dell’adorazione, esperto dello stupore, guida nell’obbedienza alla Fede, custode della verginità non come castrazione, ma come atto integrale di Amore”.
Cento minuti non sono pochi, nella frenesia della quotidianità che spesso ci fagocita: “La realtà – scrive padre Botta – è che pregare e stare in silenzio è faticoso, occorre allenamento, occorre la pazienza che mettiamo per le cose in cui crediamo veramente. Non preghiamo perché non crediamo a Cristo e non ci fidiamo veramente di Lui. Si può stare in silenzio nella propria macchina, camminando per strada, un quarto d’ora intero al termine della giornata, o svegliandoti una mezz’ora prima di tutti alla mattina. Se credessi al Maestro lo faresti. È meglio dirsi la verità, se vedessi fino a che punto è questione di vita o di morte lo faresti. Lo faresti, se vedessi come l’aridità estenuante di centinaia di tuoi discorsi vuoti e insulsi è perché mai ti fermi a lasciarti fecondare dall’Alto” (p. 128).
In questo tempo di Quaresima, dunque, Cento minuti sul Vangelo è un libro che può aiutare a fermarsi e a volgere lo sguardo all’Amato quale preparazione alla Santa Pasqua di Risurrezione del Signore e nella certezza – come hanno scritto i nostri fratelli cristiani sul presepe allestito nei campi profughi – che “Home is where Jesus is“.
Fonte: LaNuovaBQ