Da ieri, lunedì 31 luglio, Pubblicità Progresso ha inaugurato una bella iniziativa pensata con lo scopo di dimostrare che i social network, e Facebook in particolare, possono essere canali virtuosi, messaggeri di buone intenzioni e di significati positivi. Parte così il Social Whale, il contest che, sulla falsariga dell’atroce fenomeno della Blue Whale, si pone l’obiettivo di rendere virali le buone azioni, 31 buone azioni, una al giorno fino alla fine di agosto.
Come riportato sul regolamento ufficiale: “L’obiettivo del presente concorso è quello di stimolare un principio di empatia specularmente contrapposto al fenomeno di sfide estreme, conosciuto come horrorgame “Blu Whale”, con la creazione di un esperimento sociale attraverso l’uso di piattaforme digitali di interazione sociale, basato su gamification ovvero, progettazione di azioni tratte dall’ambiente video ludico e trasportate in un altro ambiente.”
Social Whale: come funziona
Ogni giorno, i promotori del contest online proporranno sulla pagina Facebook ufficiale di Pubblicità Progresso la sfida del giorno, una buona azione che i partecipanti dovranno compiere e testimoniare. Il contenuto dovrà essere divulgato tramite il proprio account personale Facebook o Instagram, corredato dall’hashtag #SocialWhale. Il profilo dei partecipanti dovrà avere impostato la privacy pubblica, per permettere agli organizzatori di prendere visione del contenuto e rendere virali le buone azioni dei concorrenti. Il contest è rivolto a tutti gli iscritti alle due piattaforme sociali di età pari o superiore ai 14 anni.
Per essere considerato concorrente, l’utente dovrà partecipare ad almeno 9 delle 31 prove giornaliere predisposte da Pubblicità Progresso. Per ogni challenge verrà selezionato un vincitore: i lavori dei 31 utenti premiati saranno quindi esposti al Festival della Comunicazione Sociale, in programma il prossimo 28 novembre 2017 (sede non ancora stabilita).
La Social Whale è stata inaugurata ieri: per il Day 1 l’organizzazione ha scelto di chiedere agli utenti: “Condividi un tuo selfie sorridente o buffo”. Facile immaginare che la difficoltà delle sfide quotidiane possa aumentare man mano che trascorreranno i 31 giorni di contest.
L’iniziativa nasce in risposta al fenomeno della Blue Whale, la catena di Sant’Antonio che ha portato al suicidio di 130 ragazzi tra il novembre del 2015 e l’aprile del 2016. Pubblicità Progresso ha scelto di non trasformare la Blue Whale in un tabù ma, anzi, di offrire una nuova chiave di lettura del macabro fenomeno virale, dando un risvolto positivo alla macchina sociale e ai suoi meccanismi, mostrando come possa essere anche un amplificatore di accezioni positive.
Fonte: Oneangel.it