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Quella conversazione segreta su Gesù tra Lady Diana e Madre Teresa

Il 19 febbraio 1992, in un convento romano, avvenne un incontro che cambiò la vita dell’allora principessa del Galles

Lady Diana il 19 febbraio 1992 si presentava al convento romano di Madre Teresa di Calcutta, in via Casilina 222. Trenta minuti di colloquio che cambiarono la vita della principessa. Nessuno saprà mai i dettagli della chiacchierata. L’unica cosa che trapelò è che si parlò di Gesù.

A riportare questo aneddoto è Luciano Regolo in L’ultimo segreto di Lady Diana” (edizioni San Paolo).

Il resoconto più dettagliato del primo incontro tra Lady D e Teresa di Calcutta, si deve a Mary C. Johnson, una persona fuori dal comune che, dopo un ventennio da suora nella Congregazione fondata dall’instancabile religiosa vincitrice del Nobel, ha lasciato l’abito monacale ed è diventata docente accademico, commentatrice di autorevoli quotidiani come il New York Times e il Washington Post e relatrice di fama mondiale, particolarmente appassionata al tema dei diritti delle donne.

COME ERANO VESTITE

Ha scritto l’ex consorella della santa: «Mi ritrovo a pensare ai loro abiti. Diana, naturalmente, era un’icona della moda. Madre Teresa, invece, era, anche secondo le proprie sorelle, notoriamente trascurata nel modo di vestire. La madre raramente portava il sari appuntato alto sulla spalla, e spesso le pendeva sbilenco attorno al viso, tutto strano agli angoli. Noi fummo grate quel mattino della visita di Diana alla Madre, che permise a suor Dorothy di darsi da fare con il suo sari in modo che fosse più presentabile. Anche se la visita di Diana, privata, e non annunciata pubblicamente, era programmata per le 14, i fotografi si accalcarono fuori dai cancelli del convento […], già prima dell’alba».

NELLA STANZA DI MADRE TERESA

«[…] La Madre condusse Diana nella sua stanza, un piccolo ufficio-­camera da letto, appena fuori dall’edificio. Io aspettai all’esterno, sorvegliando la porta e sperando che queste due donne, così ricercate e ammirate, potessero trovare sollievo, l’una nella compagnia dell’altra. Parlarono per circa una trentina di minuti».

“SOLE CON GESU’”

Ad un solo fotografo fu concessa l’autorizzazione da Madre Teresa ad entrare e immortalare per pochi attimi lo storico incontro. «Quando il fotografo se ne andò, la Madre mi disse che lei e Diana volevano “stare da sole con Gesù”. La madre condusse Diana lungo l’edificio. Secondo la nostra abitudine, entrambe si tolsero le scarpe prima di entrare nella cappella».

RISCHIO STRUMENTALIZZAZIONE

Diana era al centro di chiacchiere e gossip e il rapporto con suo marito Carlo appariva ormai come lesionato. E più di un media insinuò che la visita a Madre Teresa servisse a riabilitare la propria immagine.

Significativa al riguardo la testimonianza del cardinale Angelo Comastri, presidente della Fabbrica di San Pietro e vicario generale del papa per la Città del Vaticano, figlio spirituale di Madre Teresa. In un incontro conla suore, racconta che le disse: “Madre, hanno combinato davvero un disastro… Sa, qualcuno è perplesso per questa visita della principessa. Si pensa che voglia strumentalizzare la sua figura”.

L’INFELICE DIANA

Madre Teresa, sorridendo, replicò: “Ma io non ho mai incontrato la principessa Diana”. «Per un attimo rimasi interdetto – rammenta Comastri – quasi temevo che stesse cominciando a soffrire di una qualche forma di amnesia».

Poi, lei riprese: “Non ho mai ricevuto la principessa Diana, ma l’infelice Diana, è una cosa molto diversa”.

FIGLIA DI DIO, NON PRINCIPESSA

«Non fu necessario che aggiungesse altro – prosegue il porporato – capii subito che cosa volesse dire: per lei principesse o poveri erano la stessa cosa, chiunque avesse bisogno di amore era un povero. E Diana aveva bisogno d’amore, Madre Teresa ne aveva avvertito in pieno la sofferenza. E, anche in altre occasioni, notai che quando parlava di lei le brillavano gli occhi: segno che davvero si era affezionata a Diana e nutriva nei suoi confronti quella tenerezza materna con cui seguiva i suoi figli spirituali. Questo è molto bello. La madre accolse con tanto affetto lady Diana, non perché fosse una principessa, ma perché era una figlia di Dio. Sapeva chinarsi sulla sofferenza di tutti, in tutti riconosceva dei figli di Dio».

SOTTO I PONTI DEL TAMIGI

In un’altra circostanza, osserva ancora Comastri, «una consorella della santa mi ha riferito che, in uno degli incontri con lady Di: ana, Madre Teresa disse alla principessa: “Se vuoi salvare i tuoi figli fai conoscere loro la povertà, portali a dare affetto a chi è disperato, a chi soffre. Accompagnali sotto i ponti del Tamigi, dove dormono tanti senzatetto al freddo…”. E qualcuno sostiene che Diana lo fece davvero, che portò i suoi figli anche sotto i ponti del Tamigi. Ma di questo non ho un riscontro diretto».

Fonte: Gelsomino Del Guercio | Aleteia.org

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