Soviore è il più antico insediamento cristiano del Levante Ligure
— 25 Ottobre 2017
— pubblicato da Redazione. —
Cinque Terre – Val di Vara – “Senza l’amore per il passato non ci sarà alcun futuro. Il recupero dei luoghi e della vita dei piccoli paesi, ogni sasso, ogni luogo ha una sua tradizione, un suo gioco”. Da presidente facente funzione del Parco delle Cinque Terre, Vincenzo Resasco ripete il mantra che da sindaco di Vernazza ha fatto suo innumerevoli volte. In una comunità chiamata ogni giorno a salvaguardare la propria identità insidiata dal grande e continuo flusso turistico degli ultimi anni, non è un caso che si organizzi il convegno “Monterosso: la riscoperta dell’antica” che si terrà al Santuario di Soviore il 27-28 ottobre: “Nel corso della due giorni – ha spiegato Emanuele Moggia, primo cittadino di Monterosso – verranno anche presentati alcuni interessantissimi dati su una datazione carbonio 14 di resti ossei trovati nel perimetro del Santuario che ad oggi rappresentano il più antico insediamento cristiano del levante Ligure”.
Il Comune di Monterosso al Mare e il Parco nazionale delle Cinque Terre, in stretta collaborazione con la Pro Loco di Monterosso, intendono far conoscere e valorizzare i risultati di alcune ricerche condotte sui beni culturali distribuiti nel nucleo storico e nel territorio immediatamente circostante. Scopo degli enti promotori è quello di muovere un primo ma sostanziale passo in direzione della cultura partecipata, coinvolgendo nella gestione e nella salvaguardia del patrimonio storico le forze locali e i soggetti che, per loro appartenenza, lo vivono quotidianamente.
Tali ricerche sono scaturite in buona parte dalla Winterschool organizzata nel dicembre 2014 dal Comune di Monterosso in collaborazione con l’Istituto di archeologia medievale dell’Università di Padova, la quale ha operato principalmente nell’analisi delle strutture architettoniche del borgo affiancandole a ricerche archivistiche. “Il Comune di Monterosso ha inteso promuovere la formazione di giovani studiosi, in collaborazione con l’Università di Padova, poiché crede che la cultura sia un fattore intrinseco all’educazione umana e alla crescita dell’individuo e insito nell’essere cittadini, nella concezione più nobile del significato. Con questo crede di aver fatto proprio il principio espresso nella nostra Carta costituzionale che recita: “l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”, a testimonianza della cultura come bene comune – afferma Emanuele Moggia, sindaco di Monterosso al Mare. Esiste poi un secondo aspetto, che possiamo considerare più pragmatico e contingente, e consiste nel fornire deip rimi strumenti per avviare e sviluppare un turismo più consapevole, ma nel contempo più curioso, della storia dei luoghi in cui si soggiorna”.
Fonte: CittàdellaSpezia
Info e sito – Servizio di TLS
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