Uno splendido sole di primavera nella Val di Vara in fiore ha accolto questa mattina i duecento partecipanti al pellegrinaggio mariano del primo sabato del mese, che oggi ha fatto tappa a Cassana, sulle alture di Borghetto Vara.
Commentando il vangelo del giorno, il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha sottolineato il discepolo di Gesù «non è solo uno che segue il maestro dall’esterno ma entra in comunione con Lui». Così il crisiano «diventa partecipe in tutto della vita del Signore, sia della persecuzione sia dell’efficacia del suo ministero».
“Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.” «Vi ho scelti io dal mondo, dice il Signore, non per toglierci ma per re-inviarci nel mondo e diventare seme fecondo del suo vangelo», spiega il vescovo.
Gesù aggiunge che faranno tutto questo a causa del suo nome. E’ questo ciò che genera la nostra identità. «Possiamo essere perseguitati o accolti, ma non annunciamo noi ma Lui. Abbiamo sentito in Paolo e nei suoi collaboratori, l’ardore di portare a tutti Gesù, vero Dio, morto e risorto per noi. Portarlo dentro la fede della Chiesa. Paolo annunciava Gesù Cristo ma anche quello che gli apostoli avevano deciso. L’annuncio di Cristo non può essere fatto fuori della Chiesa, senza l’autenticità della parola e l’autorevolezza della Chiesa».
«Anche oggi chiediamo sante vocazioni. Ognuno è chiamato a incarnare la salvezza. Nella famiglia, nel battesimo, nel lavoro. Oggi puntiamo l’attenzione alla vocazione sacerdotale, che, per grazia, non per merito, permette al sacerdote di trasformare il pane e il vino nel corpo e il sangue di Cristo, e di presiedere la comunità. Chiediamo ci siano sempre più servi, che non sono più grandi del padrone, ma con Lui partecipano delle gioie e delle persecuzioni del vangelo. Lo chiediamo in particolare con l’intercessione di Maria».
Francesco BELLOTTI