Home / MONDO / TOP NEWS / Se negli USA va bene uccidere i condannati a morte con sostanze vietate per gli animali
Se negli USA va bene uccidere i condannati a morte con sostanze vietate per gli animali
— 11 Maggio 2018— pubblicato da Redazione. —
Uno strano concetto di pietà e di giustizia anima le autorità americane…
C’è qualcosa di grottesco nel desiderio dell’uomo moderno di trovare modi “umani” per uccidere i propri simili. Non ci può essere nulla di “umano” o “umanitario” nel togliere la vita specialmente quando questo può essere evitato come nel caso della pena di morte. Nulla vieta di tenere i criminali più pericolosi dietro le sbarre, le condizioni morali per giustificare la pena di morte non ci sono, specie in un paese ricco come gli Stati Uniti d’America, uno dei luoghi dove si infliggono più morti di Stato del mondo.
Negli Stati Uniti ci sono circa 2.750 persone condannate a morte in 31 stati. La maggior parte di loro trascorrono le giornate in cella senza sapere se e quando sarà eseguita la condanna. Negli ultimi anni il numero di condanne eseguite è diminuito sensibilmente non solo per motivi etici e morali, ma per la mancanza di sistemi adeguati per effettuarle. L’iniezione letale – introdotta circa 40 anni fa come un mezzo più efficace e “umano” rispetto alla camera a gas e alla sedia elettrica – non ha mantenuto le aspettative e ha portato spesso a terribili sofferenze per i prigionieri (Il Post).
Negli USA dove si utilizza per lo più l’iniezione letale per uccidere i condannati, il reperimento dei componenti chimici necessari per la soluzione mortale sta diventando difficile. Molte case farmaceutiche si rifiutano di vendere quel tipo di prodotti. Molti stati stanno provando a cambiare metodo e ipotizzano l’uso dell’azoto come gas per soffocare le vittime. Un ritorno al passato per certi versi, quando nelle camere a gas veniva introdotto l’acido cianidrico che porta alla morte per soffocamento.
Il preparato per l’iniezione letale contiene due principi attivi: uno serve per paralizzare il condannato, l’altro per causargli un arresto cardiaco. Il farmaco per indurre la paralisi era stato introdotto con l’obiettivo di rendere, almeno all’apparenza, meno dolorosa e traumatica l’esecuzione della condanna. Prima dell’iniezione letale vera e propria, al condannato viene somministrata un’alta dose di sedativo in modo da renderlo privo di sensi. In molti casi, però, il sedativo non funziona correttamente o non fa effetto nei tempi calcolati, causando quindi sofferenze al condannato che riceve l’infusione per essere ucciso.
Non sempre va così come spiegava Euronewsnel non lontano 2014:
La questione dell’uso dell’azoto tuttavia è davvero singolare. Le associazioni veterinarie hanno rigettato l’uso di questo metodo nella soppressione degli animali perché non ci sono prove che sia indolore, ma invece – pur di portare avanti la propria “missione” – per uccidere un essere umano va bene? Il mondo alla rovescia. Le autorità americane hanno più pena delle bestie che non degli umani?
Una società che vuole vendetta?
Secondo TrueNumbers, circa il 60 per cento dei cittadini statunitensi avrebbe dichiarato di ritenere la pena capitale una soluzione moralmente accettabile e circa il 35 per cento dei sostenitori dice che la morte è una giusta punizione, la pietra di paragone è quella dell’occhio per occhio, se messa a confronto con i crimini commessi. Per il 14 per cento dei favorevoli si sostiene inoltre che la pena di morte fa anche risparmiare soldi pubblici, perché mantenere un condannato in galera per tutta la vita costerebbe di più allo stato e ai contribuenti. Una argomentazione utilitaristica che non è assolutamente ricevibile: una vita vale sempre e sempre vale la pena di conservarla, semmai li si faccia lavorare per sostenersi, nei campi o nelle officine o nei lavori di manutenzione cittadina.
Lo dice il Simbolo degli Apostoli: il terzo giorno risuscitò dai morti, ma prima “discese agli inferi”. Un fatto di cui abbiamo smarrito il senso La fede cristiana non si è mai sottratta al desiderio di affermare la totalità ultima e definitiva della redenzione portata a compimento da Cristo attraverso il dramma della passione culminato nel prodigio della risurrezione. Le…
Gaza. In 7 giorni hanno chiesto aiuto 400 orfani: è boom di “Unico sopravvissuto” Il programma del «Reach education fund» per bambini rimasti soli. «Visto il numero di decessi, abbiamo cominciato a pensare a cosa fare. I finanziamenti arrivano dalla diaspora palestinese» Le istruzioni per compilare i moduli online sono tra le più tristi e…
In queste ore di lutto per la morte di papa Francesco può nascere una duplice occasione, non solo per i fedeli. Insieme a queste ore di lutto per la morte del Santo Padre Francesco stanno già circolando le più disparate narrazioni e analisi di ogni tipo. Mentre il giudizio su questo pontificato è consegnato alla storia,…
Il testo della prefazione del libro del cardinale Scola sulla vecchiaia: «Viviamo questo tempo della vita come una grazia e non con risentimento» Diventare vecchi è cosa naturale; il problema è come avviene: se con animo lieto o con risentimento, se guarda a un dopo che sfocia nel nulla oppure se nella certezza di una…
Gli USA propongono di lasciare la Crimea ai russi, Mosca sarebbe pronta a fermarsi. Ma rimane aperta la questione della neutralità dell’Ucraina I media americani svelano il piano di Trump. Una soluzione per chiudere la guerra in Ucraina che, sulla carta, potrebbe funzionare, anche se poi, osserva Marco Bertolini, generale della Brigata Folgore e comandante…
Povertà è stato l’altro nome di Papa Bergoglio, in un discorso iniziato nel suo primo giorno, quando scelse il nome di Francesco, unico papa nella storia. Ma per capire Papa Francesco occorre dare alla povertà tutta la ricchezza semantica del vangelo e della bibbia che ha il suo culmine in “beati i poveri”. Ho avuto…
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.