VERONA Al via il Festival della Dottrina sociale: Oltre i luoghi Dentro il tempo
— 20 Novembre 2014 — pubblicato da Redazione. —Due realtà che segnano l’esigenza imprescindibile del movimento di uscire da luoghi comuni, stereotipi, finte certezze, dal possesso e dalle false sicurezze date dalla conservazione e dalla difesa di se stessi, magari accettando la sfida dell’imprevedibile, della diversità, dell’altro che non è mai come noi vorremmo.
«Ecco il Festival: accettare il movimento, il cambiamento, il nuovo, il non ancora esperimentato – fa sintesi don Adriano. E così, invece di fissare spazi, creiamo processi: la vita si arricchisce di novità e di curiosità e ci porta all’entusiasmante sfida di trovare il senso di ogni segmento della nostra esistenza».
Ma il muoversi, soprattutto da parte dei ragazzi, in particolare quelli privi di punti di riferimento, non può creare dispersione, smarrimento? Il Festival rassicurerà di no, dimostrerà attraverso autorevoli riflessioni che essere in movimento, vivere il tempo, rappresenta l’unico modo di ritrovarsi nella pienezza della vita. E che per renderci nuovi, anche rispetto agli impegnativi compiti della ripresa, bisogna necessariamente coniugare storia e futuro.
«Essere dentro il tempo significa vivere intensamente», perché spiega monsignor Vincenzi, «il tempo ci fa incontrare povertà, ricchezza, salute, malattia, peccato, grazia, odio, amore, sogni, delusioni, ingiustizie, gratuità, interessi». Ci fa incontrare il lavoro, ancorché nelle sue contraddizioni. Con un approccio nuovo, come quello che suggerisce don Adriano. «Come si fa a ricostruire il nostro presente e il nostro futuro? Stimando le aziende e chi lavora. Il lavoro è importante ma sapere perché e come si lavora lo è di più».
Per dar modo di interrogarsi su questi temi – che intercettano banche, welfare, cooperazione, impresa, ambiente, scuola, oltre appunto al lavoro – il Festival riunirà a Verona personalità delle istituzioni, della società e del mondo ecclesiale, economico e finanziario, in particolare quegli imprenditori che credono in uno sviluppo rispettoso delle persone e dell’ambiente e perseguono il bene comune.
La manifestazione si articolerà in convegni, seminari, presentazione di startup, presentazione di libri, spettacoli, mostre e tavole rotonde. La serata inaugurale giovedì alle ore 20,45 presso l’Auditorium della Gran Guardia di Verona, con la presentazione di Claudio Gentili, direttore dalla rivista La Scuola, il benvenuto del vescovo monsignor Giuseppe Zenti e del sindaco Flavio Tosi, il videomessaggio di papa Francesco, e una tavola rotonda alla quale parteciperanno il ministro Giuliano Poletti, monsignor Mario Toso, del pontificio Consiglio Giustizia e pace e Franco Anelli, rettore dell’Università Cattolica. La giornata di venerdì, che si aprirà con la Messa di mons. Michele Pennisi, vedrà la partecipazione, fra gli altri, di Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, monsignor Fabio Longoni, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro, Maurizio Gardini. Confcooperative, convegni sul lavoro, le sfide della modernità. il valore della persona, le banche.
Sabato l’apertura è affidata a monsignor Antonino Raspanti, mentre la giornata vedrà protagonisti, fra gli altri, Paolo Bedoni di Cattolica Assicurazioni, Ivan Lo Bello di Confindustria, il ministro Gian Luca Galletti, Giancarlo Abete dell’Ucid. Il Festival si concluderà domenica con i contributi, fra gli altri, del ministro Stefania Giannini e di monsignor Vincenzi, coordinatore del Festival, e con la Messa, alle 12 , in cattedrale, di monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei.