Don Roberto Dichiera: da un passato di spacciatore e PR per le discoteche più cool, a sacerdote. In questo video, dopo la S. Messa, spiega ai bambini cosa succede quando confessiamo per bene i nostri peccati.
Questo giovane sacerdote vive la sua vocazione nella comunità Nuovi Orizzonti da ormai 20 anni, fondata da Chiara Amirante che ha ottenuto approvazione pontificia dal 2011, dapprima ad experimentum poi dal 2015 in via definitiva. La sua vita è cambiata in modo sconvolgente: sembra proprio una magia!
Se cercate le sue foto di “prima” lo vedrete probabilmente con un kilt e un giubbotto di pelle, gli orecchini, i capelli conciati in modi improbabili. L‘aspetto esteriore colpisce perché esprime lo stato della sua anima, sia prima che dopo. Prima era totalmente immersa nel vizio, nella droga, nello spaccio, nel divertimento fine a sé stesso, vissuto in un modo del tutto irresponsabile che metteva a repentaglio la sua vita e quella degli altri.
Dopo la conversione è tutto al servizio della fede, del Vangelo e del messaggio d’amore che porta. L’amore quello vero eh, che si esprime con il sacrificio di Cristo in croce, non quello dei gattini e delle nuvole rosa.
La cosa particolare è che gli ambienti che frequenta non sono cambiati! Sono ancora strade, locali, discoteche. E’ cambiato il fatto che ora in quelle situazioni e in quei contesti porta Cristo e il Vangelo. E non sapete quanti ringraziamenti riceve, abbracci, lacrime a volte.
Ma non sta solo nelle strade o nelle discoteche alle 4 di notte. Istruisce anche i bambini del catechismo che si preparano al Sacramento della Confessione, quello che di più assomiglia al miracolo incredibile che è la stessa conversione.
E come ha pensato di spiegarlo ai giovani virgulti don Roberto?
Forse ha preso spunto da Don Bosco, chissà; fatto sta che ha mostrato agli occhietti incantati dei piccoli una vera e propria magia, un gioco di prestigio.
E’ importante confessarsi, almeno una volta al mese, ricorda ai presenti. Anche quando sarai più grande. Vai da un prete, confessi i tuoi peccati, ti penti, li butti nella misericordia di Dio
dice infilando il fazzoletto colorato nel pugno chiuso e gesticolando con maestria.
E il peccato non c’è più!
Semplice, gradevole, ortodosso: accusa dei peccati davanti ad un sacerdote, pentimento, proponimento di non più peccare. C’è tutto, anche l’importanza della frequenza nella confessione. Non sarebbe male farlo vedere anche ai nostri figli o ai bimbi del catechismo!