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Siria, Times: “Padre Dall’Oglio è vivo”. Le condizioni dell’Isis per liberarlo

Trattativa in corso con le forze curdo-arabe appoggiate da Washington. Assieme al religioso sarebbe liberato anche John Cantlie, il giornalista britannico usato in molti video propaganda di Daesh.

Damasco, 7 febbraio 2019  – Nuove speranze per padre Paolo Dall’Oglio. Il religioso 64enne, rapito dall’Isis il 29 luglio del 2013 in Siria, sarebbe vivo e potrebbe essere liberato non tra molto. Secondo il Times l’ala siriana dello Stato Islamico è allo stremo e sta trattando una via d’usita sicura dal Paese. Il nome del religioso italiano risulta tra i prigionieri che Daesh sarebbe pronto a liberare in cambio di un passaggio che porti gli jihadisti incolumi fuori dalla Siria.

Nell’accordo con gli estremisti musulmani, oltre a padre Dall’Oglio, rientrerebbero anche il giornalista britannico John Cantlie (usato più volte nei video propaganda dell’Isis) e un’infermiera neozelandese della Croce Rossa. I tre ostaggi sono stati sequestrati i tre diverse occasioni nei primi giorni dell’offensiva dell’Isis.

Solo ieri il presidente Donald Trump, ribadendo quanto già detto giorni fa, ha insistito sul fatto che lo Stato Islamico in Siria sarà sconfitto “al 100%” nel giro di una settimana. E poi ha confermato la sua intenzione fi riportare a casa le truppe Usa in Siria. “Probabilmente già la prossima settimana avremo liberato il 100% del territorio controllato dall’Isis in Siria e in Iraq”.

500 COMBATTENTI CERCANO SCAMPO – Le fonti curde sostengono che i tre “potrebbero essere ancora vivi. Tutti e tre gli ostaggi sono stati citati da prigionieri Isis e dalle loro famiglie, catturati recentemente mentre cercavano di fuggire dall’assedio della città di Foqani Baghuz”. Sono almeno 500 i membri dell’Isis, tra cui anche foreign fighters, che vogliono negoziare la loro fuga verso un’area del deserto ancora controllata dall’Isis, che si trova al di là dell’Eufrate.

007: ATTENZIONE – I servizi mettono in guardia: le informazioni sugli ostaggi potrebbero essere solo un tattica negoziale per ottenere il passaggio sicuro. Ma anche il governo britannico crede che Cantlie sia ancora vivo e nelle mani dei jihadisti. E’ il  viceministro della sicurezza britannico, Ben Wallace, ha svelare la speranza del Foreign Office: “Queste sono le figure ideali per Isis da usare nella loro negoziazione per un corridoio sicuro di fuga”.

CANTLIE E FOLEY, DUE DESTINI DIVERSI – Il rapimento di Cantlie in Siria risale al novembre 2012, mentre lavorava con il fotoreporter Usa James Foley, che in video fu decapitato. Cantlie sarebbe stato visto l’ultima volta a Mosul a dicembre 2016.  L’infermiera neozelandese faceva invece parte del team di sei operatori rapiti Siria nordoccidentale nell’ottobre 2013. Tutti gli altri sono stati poi liberati.

NUNZIO APOSTOLICO IN SIRIA – Il nunzio apostolico in Siria, cardinale Mario Zenari, ha commentato: “Niente è da escludere, ma bisogna aspettare: certo, sarebbe una bellissima notizia”. Zenari è comunque cauto: “Da cinque anni siamo stati come su un’altalena con le voci su padre Dall’Oglio, rapito a luglio 2013: una volta di qua, una di là” e mai una conferma. “Proprio in questi giorni pensavo, sentendo il presidente Usa Trump dire che in una settimana tutto sarà finito, che se sarà così allora verrà fuori anche un sì o un no per Padre Paolo, per gli ostaggi”, a spiegato Zenari. Il nunzio apostolico ipotizza che in quella zona assediata da forze curdo-arabe sostenute dagli Stati uniti “ci saranno i pesci grossi e avranno portato qualche ostaggio importante”. 

VATICANO: NESSUN RISCONTRO – Il Vaticano con un secco: “Non abbiamo riscontri”, commenta la notizia che padre Dall’Oglio rsarebbe ancora in vita.

Fonte: Quotidiano.net

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