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Risse e vandalismi, Medusei: “Dobbiamo isolare le mele marce”

Calano i reati, ma aumentano i controlli e quindi le segnalazioni degli assuntori di sostanze stupefacenti. L’assessore Medusei e il comandante Pagliai: “Gli agenti in divisa ci sono e gli effetti del lavoro dei mesi scorsi all’Umbertino si vedono”.

La Spezia – Distinguere tra la confusione e gli atteggiamenti caratterizzati da scarso rispetto e maleducazione della movida giovanile e le aggressioni o le risse che hanno colpito l’opinione pubblica nelle ultime settimane. Lo ha chiesto l’assessore alla Sicurezza, Gianmarco Medusei, nel corso della seduta della prima commissione che si è riunita questo pomeriggio su richiesta del commissario Fabio Cenerini.
Ad aprire i lavori è stato il presidente Simone Vatteroni, che ha subito dato la parola allo stesso Cenerini.
“Da quando è iniziata la stagione calda non c’è stata una settimana senza episodi di cronaca. Dai ragazzi reggiani aggrediti ai giovanissimi coinvolti in risse che sono degenerate sino alla bottigliata nel viso di una ragazza. Per questo – ha spiegato Cenerini – ho chiesto l’audizione dell’amministrazione, ma anche del questore e del comandante dei Carabinieri. Spesso vediamo che sono coinvolti membri della comunità dominicana, usi a bere birra in maniera smodata, ma sulle scalinate si vedono ragazzi italiani e immigrati che bevono birre anche durante il giorno, e con atteggiamenti non simpatici. Poi ci sono le frequentazioni poco civili di Piazza Verdi e dei Giardini, dove abbiamo letto di bande e spaccio. La Municipale ha incrementato l’organico, i turni nel fine settimana arrivano sino alle 2 e sono state collocate nuove telecamere, ma tutto questo non basta. Serve maggiore coordinamento perché in centro, durante i week end, non si vedono divise, che invece possono essere un deterrente e un segnale di maggiore sicurezza per i cittadini”.

L’assessore Medusei, affiancato dal comandante della Polizia municipale Alberto Pagliai, ha messo subito le cose in chiaro.
“Il Comune non è autorità di pubblica sicurezza. E dobbiamo considerare la differenza tra il disagio giovanile, i problemi legati al decoro e i reati veri e propri. La Spezia è frequentata da migliaia di persone e turisti e non tutto quello che è stato tirato in ballo ha a che fare direttamente con la movida. Dobbiamo isolare i teppistelli che rovinano la reputazione di una generazione intera. I tre reggiani aggrediti non c’entrano con la vita serale, si è tratta di una rissa con una banda e ci sono indagini in corso da parte della Squadra mobile. L’autore della bottigliata a una ragazzina, con 25 giorni di prognosi, è un 22enne dominicano, identificato e preso. A ogni chiamata c’è una risposta. Le telecamere sono importanti come deterrente e per le indagini: i responsabili di molti episodi di vandalismo sono stati identificati grazie alle immagini video. Riceviamo tantissime importanti segnalazioni da parte dei cittadini e c’è sempre una grande risposta da parte della Municipale e delle forze dell’ordine. E mi risulta che nel corso dei fine settimana sono numerose le pattuglie in giro. La movida non più localizzata solo in una zona del centro e non è più direttamente legata ai locali, dobbiamo tenere conto anche di questo elemento. Nelle scalinate abbiamo svolto controlli congiunti e molto efficaci: ci sono ragazzi che bevono e ascoltano musica, magari con qualche episodio di bivaccamento, ma, ripeto, bisogna distinguere dai reati. La Polizia municipale si occupa di molte tematiche, come l’ambiente, l’infortunistica stradale, l’amministrativa, l’obbligo di firma (compito nuovo che impiega tre agenti)… Il terzo turno del week end è stato istituito per liberare le forze dell’ordine dall’incombenza degli incidenti stradali e consentire loro di occuparsi di ordine pubblico, materia che non è di diretta competenza dei nostri uomini e delle nostre donne. Il coordinamento con i corpi di polizia è fondamentale: la suddivisione della città in quattro zone consente di avere a disposizione più operatori e la collaborazione con l’Associazione nazionale Polizia di Stato consente un controllo maggiore nelle aree verdi. Ma gli agenti
non sono dei supereroi: ci sono regole anche per la loro incolumità, non possiamo mandare due divise tra mille persone. La presenza talvolta è discreta, ma gli agenti in giro ci sono: il sabato sono tre le pattuglie della Municipale in servizio. Credo che dobbiamo trattenere i nostri ragazzi in città, facendo in modo che si divertano in maniera sana e regolare. Per farlo dobbiamo isolare mele marce”.

I numeri snocciolati dall’assessore denotano un calo dei reati in senso generale (-10,5 per cento), quelli sui quali operano Polizia e Carabinieri, mentre sono notevolmente aumentate le segnalazioni degli assuntori di sostanze stupefacenti. Nel primo semestre del 2019 sono state 36, sei volte di più rispetto ai primi sei mesi del 2018: la ragione è semplice e risiede nell’aumento dei controlli, soprattutto lungo le scalinate. “Dobbiamo fronteggiare meno reati, ma a me interessa la percezione dei cittadini – ha aggiunto Medusei -. Per questo abbiamo aumentato i controlli: nel 2015 erano stati 15.758, nel 2018 sono stati ben 26.871”.

Secondo Marco Raffaelli il fatto che si dia tanta importanza alla percezione della sicurezza “è una affermazione quanto meno audace. Seguendo questo criterio – ha detto – si potrebbero impiegare uomini dove in realtà non servono. Bisogna fare una analisi dei reati e delle zone e colpire con presidi equilibrati alla richiesta, anche fissi e con volontari. Ci sono stati eventi gravi, ma non facciamo allarmismi. Anzi: la città è migliorata per la presenza dei giovani nelle ore serali”.
Marco Frascatore ha chiesto quante siano le risorse a disposizione e le richieste di intervento che arrivano in centrale, mentre Paolo Manfredini, sottolineata la differenza tra reati effettivi e percezione, ha posto la questione dell’educazione civica dei giovani, che può essere notevolmente migliorata con il coinvolgimento delle scuole.
Massimo Caratozzolo ha puntato il dito contro gli effetti collaterali del consumo di alcol nelle vie e nelle piazze dell’Umbertino: “Non voglio demonizzare, ma ci sono fenomeni difficili da contenere. La percezione è quella di una certa insicurezza, di una città tollerante ma sempre più stanca”.

“Abbiamo intensificato la nostra presenza e i controlli. Proprio in un circolo dell’Umbertino, tra il 25 e il 26 dicembre, ci fu un grave episodio. Scattò un’ordinanza specifica del sindaco e in 25 giorni abbiamo controllato tutti i circoli e i locali della zona insieme ai militari della Finanza, mentre Polizia e Carabinieri controllavano la situazione all’esterno. Ora alcuni esercizi sono chiusi e gli altri sono più controllati e sicuri. Il lavoro ha dato i suoi frutti, ma ci sono sempre problemi per gli assembramenti di cittadini stranieri – ha ammesso il comandante Pagliai – Lo stesso discorso vale per le scalinate: tra febbraio e marzo le abbiamo battute a tappeto insieme alle Fiamme gialle e ora la situazione è nettamente migliorata. Teniamo presente che gli agenti della Municipale ultimamente hanno cambiato radicalmente il loro approccio e che con il nucleo specializzato sono state fatte ben 22 segnalazioni di spaccio e 6 arresti in sei mesi. Infine sono convinto che la politica del coordinamento con le altre forze dell’ordine sia la migliore risposta possibile”.

Le conclusioni sono state dell’assessore Medusei: “Presto avremo a disposizione i 42mila euro del decreto Scuole sicure per implementare i servizi di videosorveglianza. Ma certamente ci vuole una maggiore educazione alla civiltà nelle scuole e nelle famiglie. C’è un certo senso di impunità nei confronti della divisa, credo possa essere utile anche una maggiore certezza della pena. All’Umbertino i fenomeni sono diversi per la presenza di molti stranieri e un tasso di integrazione non sufficiente. Le seconde generazioni hanno in gran parte lasciato la zona e vivono in grandi gruppi in altre parti della città”.
Sul fronte del numero delle chiamate al comando di Via La Marmora, Pagliai e Mesudei hanno risposto in coro: “In questo periodo è una cosa spaventosa, soprattutto il venerdì e il sabato”.

Fonte: CittàdellaSpezia.it

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