L’innovativa esperienza della diocesi di Brescia su come guidare un oratorio dove non c’è un sacerdote dedicato.
La centralità e la diffusività dell’oratorio nella pastorale giovanile della diocesi di Brescia hanno posto, durante i lavori di scrittura del progetto educativo degli oratori del 2014 Dal Cortile, il serio interrogativo di come guidare l’oratorio dove non ci sia un sacerdote dedicato. Tutta la tradizione educativa oratoriana, da san Filippo Neri a san Giovanni Bosco, e le indicazioni diocesane relative all’oratorio, sebbene riconoscano il fondamentale contributo dell’intera comunità educativa, prevedono la necessità di una figura di riferimento per la vita dell’oratorio: il curato.
Da qualche anno, molti oratori si trovano nella situazione di non avere un sacerdote incaricato per l’oratorio, oppure di avere un sacerdote che svolge il proprio ministero su più comunità. La figura di riferimento manca, oppure è presente sporadicamente: il pericolo è quello di una gestione spontaneistica, che si orienta nella direzione delle persone o dei gruppi più presenti e meglio organizzati, ma che facilmente perde il contatto con la globalità del progetto educativo dell’oratorio, focalizzandosi solo su alcune dimensioni (lo sport, il bar, le feste…). La guida dell’oratorio è nata come figura che vuole rispondere proprio a questi problemi e necessità: essere presente, fare da riferimento (in comunione con il parroco e con il consiglio dell’oratorio), avere un ruolo di coordinamento riconosciuto e istituito all’interno della comunità educativa.
Nel documento citato si tracciano alcune caratteristiche della guida: “La guida dell’oratorio è uomo, donna o famiglia che offra una sincera testimonianza di fede cristiana e, in accordo con il parroco, sarà il riferimento per le scelte operative dell’oratorio. La guida dell’oratorio dovrà dare una disponibilità di tempo adeguata, dovrà formarsi in modo permanente, potrà essere retribuita per il servizio prestato. È un incarico che deriva da un mandato esplicito della propria comunità parrocchiale, previa approvazione diocesana. La guida non sostituisce la responsabilità giuridica del parroco, ma diventa punto di riferimento operativo che lo affianca”.
Ancora: “È attenta ai suggerimenti, ai bisogni e all’accompagnamento delle persone presenti in oratorio, valorizzandone le capacità e promuovendo buone relazioni; coordina le azioni educative in un’ottica di integrazione di progetti e contributi; sostiene la comunità educativa nel servizio offerto. La guida incontra frequentemente il Consiglio dell’oratorio per la stesura del calendario annuale, per individuare le scelte di fondo delle singole attività e iniziative e per verificare quanto attuato. Si impegna ad allargare la partecipazione favorendo la corresponsabilità di altri adulti e giovani e, con l’aiuto del Consiglio dell’oratorio, individua e definisce i responsabili delle varie attività dell’oratorio”.
L’esperienza delle guide è nata a livello diocesano nel 2016 e ha ricevuto una prima concretezza nel gennaio 2017, attraverso la celebrazione del mandato, celebrata dal vescovo diocesano, per otto guide dell’oratorio. Il mandato è triennale e ad oggi le parrocchie della diocesi di Brescia possono contare su quindici guide istituite e nove guide in cammino. Le guide partecipano a un percorso mensile di formazione e accompagnamento predisposto dall’Ufficio diocesano, che serve anche come verifica del percorso fatto a livello parrocchiale e per un confronto tra esperienze locali diverse.
Gabriele Bazzoli
Centro Oratori Bresciani, Diocesi di Brescia
Fonte: ReteSicomoro.it