Si è concluso alla Spezia l’annuale corso di aggiornamento per gli insegnanti di Religione cattolica, che l’ufficio diocesano Scuola ed educazione organizza all’immediata vigilia della ripresa delle lezioni, fissata per domani in tutta la provincia.
Le principali relazioni, relative alla spiritualità dell’insegnante di Religione ed alle sfide sempre più complesse da affrontare nel contesto odierno, sono state tenute da don Aldo Basso, già diirettore dell’ufficio di Pastorale scolastica della diocesi di Mantova.
Il primo tema affrontato da don Basso è stato quello cosiddetto “interculturale”, legato al fatto indubitabile della presenza anche nelle nostre scuole di alunni appartenenti a famiglie di religioni e di cultura diverse. “Noi – ha detto al riguardo don Basso – non dobbiamo educare ‘al’ pluralismo, quasi che tutte le opinioni possano essere vere, quanto educare ‘nel’ pluralismo: non si deve perdere la propria identità culturale per rispettare le opinioni altrui”.
La seconda relazione ha affrontato il tema dell’insegnante di Religione “come maestro di umanità”. Qui la sfida è quella del “nuovo umanesimo”. L’opera educativa, dice don Basso, è possibile solo se fondata su una solida fiducia e sulla speranza, e per il cristiano il fondamento ultimo della speranza è Dio.
Nei tre giorni del corso, aperto da un intervento del vescovo Luigi Ernesto Palletti e coordinato da don Giuseppe Savoca, sono stati affrontati numerosi altri temi, solo in apparenza collaterali: ad esempio quello delle “nuove povertà”, purtroppo assai diffuse sul territorio, che è stato trattato da Stefano Strata della Caritas, e quello delle attività educative del Museo diocesano, presentate da Vicky Porfidio. E’ stato infine presentato da don Savoca il recente volume “Religione a scuola. Quale futuro?”, a cura di Roberto Romio, che contiene i contributi di numerosi specialisti.
I docenti diocesani di Religione cattolica, insomma, affrontano il nuovo anno che inizia oggi con nuovi ed approfonditi stimoli, in piena attuazione del mandato loro conferito.
Fonte: Avvenire/LaSpezia