La curiosa iniziativa è del parroco della Madonna del Passo ad Avezzano, don Vincenzo De Mario: chi verifica? Io mi accontenterei anche di una sola preghiera per macchina.
Chi fa spesso i conti con i posti che non si trovano sa che la famosa “p” sui cartelli delle aree di sosta non significa solo “parcheggio”. Ma anche “pazienza”, quella, premiata da chi trova un buco per la macchina solo dopo tre o quattro giri. O “paura” di dover cercare all’infinito. E, ancora, “precisione”, per non toccare con le gomme le strisce blu evitando così ira e multe dei vigili.
Un’ora vale 10 Ave Maria
La parrocchia della Madonna del Passo
Ma da un po’ di tempo “p” sta anche per preghiera. Capita in Abruzzo, per la precisione ad Avezzano, dove il parroco della Madonna del Passo, don Vincenzo De Mario si è inventato un parchimetro particolarissimo, e un tariffario ancora più speciale. Qui, davanti alla chiesa infatti non si paga in contanti né con una app, tantomeno con carta di credito. La moneta corrente è la preghiera. Per esempio un’ora di sosta “costa” 10 Ave Maria, due ore 20, su su fino a un Rosario intero per uno stop di 5 ore.
Il parroco: ecco chi verificherà
“È un’idea giocata sul filo della simpatia per facilitare e aumentare la presenza dei fedeli in parrocchia – spiega don Vincenzo –. Ho messo il cartello pochi giorni fa, quindi è difficile dire quale sarà la reazione della gente ma dai messaggi che ricevo mi sembra che lo spirito sia stato capito. Diciamo che sorridendo sorridendo mi accontenterei anche di una sola Ave Maria per ogni macchina”.
L’iniziativa per chi è pensata principalmente?
“Si rivolge a tutti. Chi già partecipa è invitato pregare, per chi non è frequenta può essere un’occasione per riflettere”.
Ma come si fa a verificare che la “tariffa” sia pagata, che effettivamente si preghi?
“A controllare saranno il Signore e la Madonna, anche se qualche bambino mi ha invitato a mettere una macchinetta, che a ogni Ave Maria distribuisca un santino”.
Qual è la preoccupazione più urgente per la sua comunità?
“Il problema maggiore è la partecipazione, è la gente che non viene in chiesa. La comunità è grande ma la presenza è bassa. I genitori non educano più i figli a venire, dopo la Cresima è difficile vedere dei ragazzi alle funzioni. Il secolarismo sta frenando tutti, soprattutto le nuove generazioni”.
Leggo che lei è nato negli Stati Uniti, forse la propensione a queste iniziative curiose, leggere, dipende anche dalle origini.
“Ho abitato negli Usa solo fino a 5 anni. Sono italiano. Questi progetti sono un modo per aiutare le persone a cercare un senso per la loro vita. Il problema centrale è la ricerca della fede, di un qualcosa che ti motiva, ti cambia e ti sostanzia”.
Nella zona nord della città
Un’altra immagine della parrocchia
Come spiega il sito della comunità, la parrocchia della Madonna del Passo si trova ad Avezzano, capoluogo della Marsica in provincia dell’Aquila, per la precisione nella zona nord della città, presso il quartiere di Borgo Pineta, fino a qualche tempo fa chiamato “Il Concentramento” per via di un campo di prigionia della Prima Guerra Mondiale. Il quartiere è cresciuto insieme alla parrocchia, eretta canonicamente dal vescovo dei Marsi monsignor Valeri il 1° novembre 1956. Dal 1° ottobre 2006 ne è parroco don Vincenzo De Mario, 64 anni, nato a Chicago negli Usa ma trasferitosi in Italia nel 1960. Ordinato sacerdote da Giovanni Paolo II nella Basilica di San Pietro il 24 giugno 1979, è stato parroco a Pereto e coadiutore a Carsoli per 8 anni, per poi essere trasferito a Pescasseroli, nel Parco Nazionale D’Abruzzo, dove ha operato per 20 anni. Don Vincenzo è anche vicario episcopale per le attività laicali e caritative.
Fonte: Avvenire.it