In una recente Confessione, ho detto al sacerdote che una delle mie figlie – quella adolescente – riesce facilmente a infastidirmi. Mi ha detto: “Allora è scusata”. I sacerdoti non hanno bisogno di essere sposati e avere figli propri per capirlo. Gli adolescenti possono essere difficili da gestire, e allora ecco delle frasi che potete usare per aiutare a rendere la vita con un adolescente un po’ più semplice.Provate questa frase piuttosto che “Ecco cosa mi serve che tu faccia oggi”, o “Adesso fa’ questo”. Gli adolescenti vogliono essere trattati più da adulti e meno da bambini. Vogliono anche sentire di avere il controllo piuttosto che vedere un genitore che dice loro cosa fare. Dite loro ciò che va fatto e date loro lo spazio per decidere quando farlo. Ad esempio, dite “Questo va fatto prima dell’ora di cena”. In questo modo incontrerete meno resistenza, soprattutto se non possono cenare prima che il compito assegnato sia stato completato.
“Cosa pensi che dovresti fare?”
Se non si tratta di assegnare un compito ma di aiutare il vostro adolescente a risolvere le cose da sé, usate questa frase, che evita anche che vostro figlio si senta come se gli steste dicendo continuamente cosa fare.
Ad esempio, prima che le mie figlie vadano a letto è “il momento del libro”. Una volta, quando ho annunciato il momento del libro, mia figlia di 13 anni ha iniziato a piangere, perché è in un’età in cui anche le piccole cose la destabilizzano e aveva progettato di fare un gioco con le sorelle. Era arrabbiata perché non c’era abbastanza tempo. Le ho chiesto se preferiva il gioco o ascoltare La Compagnia dell’Anello e l’ho lasciata decidere. “Non vedevo l’ora di giocare. Ho impiegato molto tempo a finire i compiti. Ora non c’è tempo per il gioco”. E alla fine: “Penso che potremmo leggere”. Ha smesso di piangere perché aveva preso la decisione da sé. Per me è stato meglio che dirle ciò che avrebbe fatto, che le piacesse o meno.
“Chi ricorderà questa settimana, o perfino questo mese?”
Gli adolescenti si imbarazzano facilmente, credendo di aver per tutto il tempo gli occhi di tutti addosso. Quando ero adolescente e mi lamentavo di qualche terribile incidente che mi era capitato a scuola, mia madre mi faceva le domande che ho scritto. La risposta era inevitabilmente: “Praticamente nessuno oltre a me”. Perché? Perché chiunque altro era concentrato sui suoi imbarazzi e sulle cose strane che gli erano capitate in quella giornata. Il giorno dopo sarebbe stato diverso, e le mie cose sarebbero ormai state vecchie. Indipendentemente da quanto possa essere mortificante un evento, verrà dimenticato o sostituito dalla problematica di qualche altro disgraziato.
“Non agitarti per le piccole cose”
Mio padre sapeva bene quando stavo avendo una reazione spropositata, e allora mi diceva “Non agitarti per le piccole cose”. Nel grande schema della vita, indossare lo stesso vestito di un’altra bambina non è una gran cosa. Suggerite a vostra figlia adolescente di scherzare dicendo che si tratta di una nuova divisa. Riuscire a ridere di se stessi è una grande qualità, che rende una persona più gradevole. Se ridete anche voi, poi, chiunque altro riderà con voi, non di voi.
“Qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere?”
Usate questa frase, ad esempio, se vostro figlio adolescente è angosciato per un test scolastico, o all’idea di non riuscire a entrare all’università dei suoi sogni. Ricordategli gentilmente che alla fin fine la cosa peggiore che potrebbe accadergli, qualunque sia la situazione, è andare all’inferno. Poi chiedete se fallire quel test porterebbe a quell’epilogo. La risposta è ovviamente negativa. Auspicabilmente questo lo aiuterà a mettere le cose in prospettiva.
“È stato bello finché è durato”
Le cose belle in questa vita hanno una fine, ma concentrarsi sulla benedizione di averne goduto, anche solo per poco, rende più felici di quanto lo si sarebbe soffermandosi sul fatto di non averlo più. Ricordate a vostro figlio adolescente che è più soddisfacente essere grati che sentirsi amareggiati. Alla fine, il modo migliore per affrontare gli adolescenti è la pazienza, l’amore e il dare loro spazio, ma facendo sapere loro che siete lì in caso ne abbiano bisogno. Se avete forgiato un rapporto solido con i vostri figli fin da quando erano piccoli, questo li aiuterà ad aprirsi quando diventano grandi. In ogni stadio, però, ricordate di avvolgere il rapporto, e vostro figlio, nella preghiera.
Fonte: Betsy KEREKES | Aleteia.org