Figli, dono non pretesa
— 15 Aprile 2014 — pubblicato da Redazione. —“Non tutto ciò che è fattibile giova al genere umano” ricorda la Presidenza della CEI
A fronte della decisione della Corte Costituzionale del 9 aprile 2014 in materia di fecondazione eterologa, la Presidenza della CEI che ricorda come “una persona da accogliere e non l’oggetto di una pretesa resa possibile dal progresso scientifico”.
I rischi:
Confondere “il piano dei desideri con il piano dei diritti”: il “diritto al figlio” o “diritto alla genitorialità”, sottace che il figlio è una persona da accogliere e non l’oggetto di una pretesa resa possibile dal progresso scientifico.
Assumere “come parametro di valore un preteso diritto individuale, sganciato da qualsiasi visione relazionale” trascura, il diritto del figlio a conoscere la propria origine biologica.
Determina un pericoloso vuoto normativo nel quale rischia di essere legittimata ogni tecnica di riproduzione umana
Inoltre essa avvalora il dominio della tecnoscienza, e non pone la questione del senso e del limite.
La storia ha dimostrato, non tutto ciò che è fattibile giova al genere umano.
Per saperne di più:
Figli, dono non pretesa – CEI