Un talento vero, se è vero, non solo riconosce e valorizza i talenti degli altri ma addirittura li sa portare alla luce quando non si vedono ancora. Ci sono classi che a volte gli insegnanti rifiutano a priori; se entra uno che a quei ragazzi vuol bene, pur con fatica e con tutte le debolezze del mondo, ciascuno di loro rivela un proprio talento. Ho sempre detto che l’educazione è un atto di perdono, di misericordia. Tutta la Divina Commedia è costruita su questo: l’altro, quando viene perdonato, tira fuori il meglio di sé, cioé i suoi talenti.
Perdonare è pensare in positivo
Se vogliamo, è una logica opposta a quella dei talent show, il cui fragile credo è glorificare ciò che di un individuo spicca in modo eclatante: si isola un particolare di eccellenza (ritenuta tale rispetto a certi criteri di apparenza, logiche commerciali e tendenze) e ad esso si erige un altare di venerazione.