Il Capolavoro di D. Bout per interrogarci su come noi stiamo davanti alla realtà
— 17 Aprile 2014 — pubblicato da Redazione. —Questa Pala Capolavoro di Dieric Bouts, artista fiammingo del XV secolo, voluta dalla Confraternita del Santissimo Sacramento per in-segnare le norme liturgiche ci interroga oggi come allora, su come stiamo davanti alla realtà: “verso quale direzione punta la nostra lama”.
Ci invita a confrontarci con Giuda: i coltelli a quel tempo erano più un’arma di difesa che posate per la tavola. Il coltello di Giuda, rivolto verso Cristo, annuncia il tradimento, il distacco dal disegno di grazia che il Signore stava rivelando. Gli altri coltelli, uno rivolto verso Gesù e l’altro rivolto verso Giuda, sono riferimento a quanti difendevano o si dissociavamo dall’istituzione del Corpus Domini e dalla sua diffusione in tutta la Chiesa universale.
Cristo, l’Agnello immolato ha su di sé le lame dei coltelli dell’odio, affinché l’uomo non ferisca e non si ferisca, colpendo soprattutto ciò che non può né conoscere appieno, né giudicare convenientemente mentre vive nelle anguste prospettive di questo mondo.
Per saperne di più:
Ultima Cena, quel coltello puntato contro di noi – La Nuova Bussola Quotidiana