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Il cardinale Pell è stato assolto dall’Alta corte australiana

L’Alta corte australiana ha prosciolto il cardinale George Pell, 78 anni, ex super segretario all’economia del Vaticano, che stava scontando una condanna a 6 anni per abuso su minori, ribaltando la sentenza della Corte d’Appello emessa nell’agosto dell’anno scorso che confermava la decisione del Tribunale di Melbourne del dicembre 2018.

I sette giudici dell’Alta corte si sono espressi all’unanimità sul fatto che  «non c’erano prove» a sostegno della narrativa dell’accusatore. I fatti per cui Pell era stato condannato riguardavano una presunta aggressione ai danni di due coristi nella sagrestia della cattedrale di Melbourne nel 1996, dopo la messa principale della domenica (l’accusatore era uno solo, visto che l’altro protagonista della vicenda è morto nel 2014 per overdose); le testimonianze rese a favore di Pell erano circa una ventina e pare che un primo processo nel 2018 si fosse concluso con la giuria 10-2 a favore del cardinale. Ma nulla aveva impedito che due gradi di  giudizio condannassero il porporato.

Ora «l’Alta Corte», riporta una sintesi della decisione del 7 aprile, «ha scoperto che la giuria, agendo razionalmente sull’insieme delle prove, avrebbe dovuto nutrire un dubbio in merito alla colpa del richiedente in relazione a ciascuno dei reati per i quali è stato condannato, e ha ordinato che le condanne fossero annullate e che le sentenze di assoluzione siano inserite al loro posto».

La decisione segna la fine di un processo iniziato nel 2013, quando la polizia di Victoria ha aperto l’Operazione Tethering, un’inchiesta su possibili crimini commessi da Pell, nonostante non ci fossero accuse o denunce penali contro di lui in quel momento. Il calvario giudiziario e mediatico del cardinale deve far riflettere per il modo e i tempi in cui è stata condotto, visto anche il particolare ruolo che Pell ha ricoperto in Vaticano come segretario dell’economia. Pell si è sempre dichiarato innocente.

Il cardinale sarà presto rilasciato dalla prigione HM Barwon, una struttura di massima sicurezza a sud-ovest di Melbourne. Si prevede che il cardinale Pell celebrerà questa assoluzione con una messa privata di ringraziamento.

Dopo l’assoluzione il cardinale ha dichiarato: «Ho sempre mantenuto la mia innocenza mentre soffrivo di una grave ingiustizia. Non vedo l’ora di leggere la sentenza e le ragioni della decisione in dettaglio. Non ho nessuna cattiva volontà nei confronti dell’accusatore, non voglio che la mia assoluzione aumenti il ​​dolore e l’amarezza che molti provano (…) Comunque il mio processo non è stato un referendum sulla Chiesa cattolica; né un referendum su come le autorità della Chiesa in Australia hanno affrontato il crimine di pedofilia nella Chiesa. Il punto era se avevo commesso questi terribili crimini, e non l’ho fatto».

«L’unica base per la giustizia è la verità», ha chiosato Pell, «perché giustizia significa verità per tutti. Un ringraziamento speciale per tutte le preghiere e le migliaia di lettere di supporto». Infine un passaggio sulla crisi da coronavirus: «Sono a conoscenza dell’attuale crisi sanitaria. Sto pregando per tutte le persone colpite e il nostro personale medico in prima linea».

Fonte: IlTimone.it

 

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