Home / MONDO / TOP NEWS / “Jerusalema”, quel brano in lingua venda che esprime un’invocazione a Dio
“Jerusalema”, quel brano in lingua venda che esprime un’invocazione a Dio
— 4 Settembre 2020— pubblicato da Redazione. —
La famosa canzone di Master KG in collaborazione con Nomcebo, che fa ballare i giovani, parla di Gerusalemme, città delle tre fedi. E qualcuno dice che si tratti di una preghiera. Ecco la traduzione del testo, scritto in un idioma africano, variazione del dialetto bantu.
l successo di questa canzone del ventiquattrenne Master KG, in collaborazione con Nomcebo, desta stupore per diversi motivi. Innanzitutto la lingua venda (una variazione del dialetto bantu del Sudafrica e dello Zimbabwe). Come può una parlata così periferica acquisire una valenza e un interesse globali? Evidentemente perché fa vibrare delle corde per le quali forse non è tanto necessario sapere quanto percepire. E comunque, poiché anche il sapere è importante, non sarà fuori luogo se ai nostri ragazzi vengano comunicati anche i contenuti di ciò che cantano e danzano. Magari non leggeranno Famiglia cristiana, ma qualche genitore o qualche nonno illuminato potrà loro aprire gli occhi del pensiero perché apprendano che il loro canto e la loro danza non sono affatto banali e che si ispirano alla Bibbia:
Gerusalemme è la mia casa,
guidami,
portami con te
non lasciarmi qui
Gerusalemme è la mia casa
guidami,
portami con te,
non lasciarmi qui
Il mio posto non è qui,
il mio Regno non è qui
guidami
portami con te
il mio posto non è qui
il mio Regno non è qui
guidami
portami con te
guidami
guidami
guidami
portami con te
Comunque, anche coloro che non capiscono tutte le parole, intuiscono almeno che si tratta di Gerusalemme, la città in cui si rappresenta insieme il luogo del mistero pasquale e l’utopia del futuro. Una utopia, appunto, ossia un non luogo, perché chi canta si sente e si percepisce spaesato: “il mio posto non è qui”. Un fuori luogo, che rappresenta anche una critica al luogo. Pura evasione, si potrebbe insinuare, oppure, come ci piace credere, desiderio di qualcos’altro che non sia dato in questo presente e in questa situazione? “Il mio regno non è qui”, lo dice Gesù di Nazareth e la parola, al di là di ogni esegesi, dice un essere oltre, un essere altrimenti.
Qualcuno scrive che si tratta di una preghiera (“portami con te!”) e, come scriveva papa Benedetto nella Spe salvi, la preghiera allarga il desiderio. E, se questa dei nostri ragazzi è preghiera, forse supera di gran lunga le nostre preghiere e devozioni convenzionali e raggiunge il cuore di un Dio, dal quale l’autore chiede di essere “guidato” (“guidami!”), ripetendo in maniera martellante la sua invocazione.
E Gerusalemme è la città delle tre fedi: un’utopia anche questa, ma che chiede attenzione e partecipazione a un dinamismo di dialogo che davvero ne faccia la “città della pace”, invocata, pensata, ma anche perseguita da chi non resta sordo al grido e alla danza di questi ragazzi.
Aggredito dalla “cancel culture”, l’Occidente ha anche nemici esterni. E’ giusto difenderlo? Durante un incontro per giovani formatori di Alleanza Cattolica mi è stata rivolta questa domanda: perché difendiamo l’Occidente, che oggi sta morendo, mentre sta nascendo in esso un mondo nuovo? La domanda è seria e fondata. La morte della Cristianità occidentale è stata…
A te che leggi, scambiamoci l’anima: a questo serve leggere. Magari qualcosa ti è sfuggito, magari l’amore per la vita e, per quanto di seconda mano, o meglio di seconda anima, un po’ di attenzione e un po’ di tenerezza potresti trovarla anche tra queste righe, per resistere a chi ti vuole impotente e ridere…
Nel rapporto con gli adolescenti le sanzioni distaccate non bastano. «Siamo chiamati a credere nella scintilla di bellezza che c’è nell’altro». E sostenerla. A colloquio con il docente e scrittore sul volantino di CL “Il male e l’amore che salva” «Una lettura profonda della realtà giovanile che, pur non nascondendo i problemi, ha uno sguardo…
Prima la rivoluzione tecnologica era condotta dalla controcultura della “Bit generation” californiana, poi dalla Seattle di Gates. E ora? Lo spiega Paolo Benanti in “Il crollo di Babele” Che fare dopo la fine del sogno di internet? È l’interrogativo, che fa da sottotitolo e punto di partenza al nuovo saggio di fra Paolo Benanti, Il…
“Cerchiamo con il desiderio di trovare, e troviamo con il desiderio di cercare ancora. Cercando te, mio Dio, io cerco la felicità della vita” Sant’Agostino. Con questo pensiero di un grande Padre della Chiesa si apre il nuovo libro del card. Robert Sarah, “Dio esiste?”, pubblicato da Cantagalli. E’ lo stesso editore che, in una…
Un sito australiano ha stilato una classifica per capire il posto migliore dove crescere figli piccoli. Tra i nostri capoluoghi svetta Milano, ma è solo 35esima. Al quart’ultimo posto Napoli. Esiste un elenco delle migliori città europee dove una giovane famiglia dovrebbe andare a vivere. Ma esiste anche un elenco delle peggiori. Nel primo elenco…
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.