Il coraggio di denunciare le ingiustizie, le discriminazioni, le false e manipolate informazioni, il coraggio di rivendicare i diritti civili e il rispetto per l’ambiente, il coraggio delle donne e delle popolazioni, il coraggio di imporsi e di cambiare, il coraggio è il tema della sesta edizione di “Visioni dal mondo – festival del cinema documentario” di Milano che dal 17 al 21 settembre, sia mediante lo svolgimento della stessa manifestazione, che non si arrende al Covid 19, sia mediante 30 documentari di vita vissuta, testimonia questo coraggio.
Nonostante la pandemia, gli organizzatori di “Visioni dal mondo”, il cui direttore artistico è il regista Maurizio Nichetti, hanno ritenuto di svolgere il festival ricorrendo allo streaming. Gli spettatori potranno collegarsi al sito del festival www.visionidalmondo.it e da lì prenotare tutti i film, che restano accessibili per 24 ore dopo la prima proiezione virtuale. Lo streaming è gratuito, perché tutti i costi sono stati coperti da finanziatori pubblici e privati.
Il programma, molto ricco e diversificato, prevede una sezione “Storie dal mondo contemporaneo”, concorso riservato ai cineasti italiani, di cui fanno parte 13 film tutti in anteprima assoluta. Nicoló Bongiorno, figlio di Mike, con “Songs of the Water Spirits” racconta i problemi della popolazione del Ladakh, un deserto d’alta quota dell’Himalaya indiano, che devono affrontare lo scioglimento dei ghiacciai. Ma lo stesso fenomeno è raccontato in “Cinquanta passi” seguendo le vicende di Michele Cucchi, guida alpina e soccorritore, sulle Alpi ma anche nel Karakorum. Una colonia di italiani, formatasi nell’800 in Crimea e trasferita da Stalin nelle steppe kazake durante la seconda guerra mondiale, è la protagonista de “I naufraghi di Kerch”. Che sta succedendo a Hong Kong? Lo racconta “Hong Kong Go Yau” sul movimento di protesta attivo dal 2019.
Francesco Capizzi, il rapper e attore, passato dal carcere al palcoscenico, è il protagonista del poetico “Ferro e pane”. Il musicista Massimo Zamboni nel 1996 si reca in cerca di ispirazione in Mongolia e lì concepisce anche una figlia che ha la voglia tipica delle popolazioni locali e che 20 anni dopo vorrà tornare in Mongolia con lui. È quello che racconta “La macchia mongolica”. Ne “L’acqua, l’insegna la sete. Storia di classe”, il prof. Lopez, ormai in pensione, ha conservato temi, compiti e, persino, un video diario dei suoi allievi. Li cerca dopo 15 anni per scoprire come gli è andata nella vita. Il turbolento 1997 albanese è invece narrato (“Neverland”) seguendo le vicende di un gruppo di amici.
A Magar, piccolo villaggio del Nepal, le donne lavorano, decidono autonomamente, amano la natura, sono un esempio di emancipazione femminile in un paese arretratissimo (“Magar Women”). Oscar è il protagonista dell’omonimo documentario, che parla di un bambino cinese autistico che, a Palermo, ha soprattutto paura di perdere la madre. A James Lake a 17 anni hanno amputato una gamba, ma lui ha reagito divenendo oggi un famoso scultore con la carta (“Paperman”). “Ponticelli terra buona” è un documentario collettivo che, attraverso storie minime ma reali, descrive Ponticelli, un quartiere periferico di Napoli. Marco, un giovane giornalista antimafia, indaga sul superlatitante Messina Denaro in “La verità latitante”.
“Storytellers of our Time: a Mirror into the Future” è il Concorso internazionale che comprende 10 film in anteprima italiana. Il francese “Banksy, most wanted” è un viaggio alla scoperta del misterioso artista le cui opere compaiono all’improvviso sui palazzi in tutto il mondo . Come fa un Paese povero come la Corea del Nord a finanziare un programma nucleare che fa paura agli Usa? Ce lo spiega il tedesco “Bureau 39” raccontando la storia della misteriosa organizzazione governativa che stampa dollari, contrabbanda armi, traffica in esseri umani, per procurarsi valuta estera con ogni mezzo. Come funzionano gli aiuti allo sviluppo del Congo? Ce lo racconta “Congo calling” attraverso tre punti di vista: un economista, un operatore umanitario con 30 anni di attività, una giovane bella fidanzata con un congolese arrestato dalle autorità locali.
Chi ama i mobili è meglio che non veda “Wood” che dimostra come la maggior parte del legno mondiale derivi da disboscamenti illegali. In “Green blood” un collettivo di 40 giornalisti decide di portare a termine le indagini sui disastri ambientali dell’industria mineraria di colleghi assassinati o incarcerati. Dobbiamo avere paura dell’Intelligenza artificiale o è il nostro migliore alleato per affrontare il futuro? Ci fa riflettere sul tema lo scandinavo “iHuman”. Nel 1619 sulla baltica isola di Själö venne costruito un ospedale per lebbrosi, che poi divenne un manicomio femminile e oggi un centro di ricerca. Il finlandese “Själö – Island of souls” ne racconta la storia. Il canadese “Prayer for a Lost Mitten” è un documentario poetico e creativo che diventa malinconico, intimo e festoso al contempo scegliendo come protagonista l’ufficio oggetti smarriti di Montreal. “L’ecole de l’impossible” segue per due anni professori e allievi di una scuola di Liegi che rappresenta per gli studenti l’ultima possibilità.
Fuori concorso vengono presentati in “Panorama italiano” alcuni dei più prestigiosi e significativi film documentari che sono stati realizzati in questa stagione o in anteprima assoluta. “Artemisia Gentileschi, pittrice guerriera” è dedicato alla famosa artista del Seicento, prima donna ammessa a un’accademia. Nel 1964 Cecilia Mangini , la decana dei documentaristi italiani (93 anni), si recò in Vietnam del Nord per girare un documentario, ma i bombardamenti americani la costrinsero a rinunciare. “Due scatole dimenticate – Un viaggio in Vietnam” racconta quell’avventura. Mario Dondero, considerato il più originale, poliedrico e impegnato fotoreporter della seconda metà del ‘900 (ma sconosciuto al grande pubblico) è il protagonista di “Eccetera, Il mondo di Mario Dondero”. Fiorella Migliore, quarta generazione di emigranti siciliani nel continente americano, modella affermata nel mondo dell’alta moda internazionale, torna nell’Isola per ricostruire le proprie radici nell’originale “La storia vergognosa”. “Tempo al tempo” descrive la festa, organizzata da Ambrogio Sparagna, che ogni anno, si tiene la domenica prima di Carnevale, in cui la Fondazione Musica per Roma accoglie nel suo grande Auditorium una serie di gruppi di maschere, musicisti e danzatori provenienti da varie regioni italiane. In “Ndrangheta Soldato Padrino Santa Vangelo” tre uomini raccontano come la loro realtà sia stata segnata da quella che è considerata l’organizzazione criminale più potente al mondo, la ‘Ndrangheta.
Completano il programma presentazioni, tavole rotonde e incontri tramite Zoom, una masterclass con il regista Giorgio Diritti e “Visioni incontra”, una sezione dedicata ai professionisti (produttori, distributori, ecc.) ai quali vengono presentati nuovi progetti di documentari.
Fonte: Ugo Baistrocchi | IlSussidiario.net