Home / MONDO / TOP NEWS / Amy Coney Barrett è un nuovo giudice della Corte Suprema americana
Amy Coney Barrett è un nuovo giudice della Corte Suprema americana
— 27 Ottobre 2020— pubblicato da Redazione. —
Il Senato l’ha eletta ieri con 52 voti a favore contro 42. I progressisti la accusano di essere «cattolica e pro life», lei non fa una piega: «Applicherò la Costituzione, non la legge di Amy»
La nomina di Amy Coney Barrett a nuovo giudice della Corte Suprema è stata confermata ieri dal Senato con 52 voti a favore contro 48. Giudice della Corte d’appello del settimo circuito di Chicago, professore di diritto all’Università di Notre Dame, Indiana, e pupilla di Antonin Scalia, tra gli interpreti più conservatori della Costituzione statunitense, Barrett dopo aver giurato ieri sera alla Casa Bianca prenderà il posto dell’icona liberal Ruth Bader Ginsburg, deceduta per un cancro a 87 anni il 18 settembre.
LA RIVOLTA DEI DEMOCRATICI
È la prima volta che un candidato alla Corte Suprema non riceve neanche un voto dall’opposizione e questo dato riflette la profonda divisione della società americana. I democratici hanno fortemente criticato Donald Trump – per lui, commenta il Guardian, questa è senza dubbio una «vittoria politica a pochi giorni dal voto» – per non aver atteso l’esito delle elezioni presidenziali, che si terranno il 3 novembre, prima di procedere alla nomina. La senatrice Elizabeth Warren ha definito il voto addirittura «illegittimo», senza citare il fatto che Barack Obama nel 2016 tentò di fare la stessa cosa: sostituire Scalia, morto nel febbraio di quell’anno, con un giudice progressista. L’operazione non riuscì non per quelle ragioni di opportunità che sollevano ora i democratici contro Trump, ma perché non aveva la maggioranza al Senato.
L’attuale leader della maggioranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, ha invece giustificato così la scelta di procedere subito alla nomina di un nuovo giudice: «Abbiamo vinto le elezioni. Ciò che questa amministrazione e il Senato hanno fatto è esercitare il potere che il popolo americano ci ha dato attraverso il voto. E questo è perfettamente in linea con le regole del Senato e della Costituzione americana». Come sottolineato anche dall’Associated Press, il processo di elezione è stato perfettamente legale.
«IO NON SEGUO LA LEGGE DI AMY»
A scatenare la rabbia dei democratici non è in realtà l’opportunità dell’elezione di un giudice a pochi giorni dal voto presidenziale, quanto il significato della nomina di Barrett, che potrebbe spostare l’orientamento della Corte Suprema in senso conservatore. Trump ha infatti nominato tre giudici in quattro anni e ora la Corte più potente degli Stati Uniti ha una maggioranza conservatrice di 6 magistrati a 3.
Il New York Times, come da mesi a questa parte, lancia l’allarme: la nomina di Barrett potrebbe «cambiare la vita americana» su temi che riguardano «il diritto all’aborto, i diritti degli omosessuali, i regolamenti per le aziende e l’ambiente». A sostegno di questa tesi vengono rispolverate dichiarazioni vecchie di 15 anni di Barrett contro la sentenza Roe v Wade che legalizzò l’aborto nel 1973 o altre più recenti contro l’Obamacare. Ma come ha risposto la madre di sette figli al fuoco di fila di domande dei membri della Commissione giustizia del Senato, «io non seguo la legge di Amy. Applicherò la Costituzione senza paura e senza favoritismi».
«NON LE PERDONANO DI ESSERE CATTOLICA»
I progressisti temono Barrett perché, nonostante il curriculum prestigioso e inattaccabile, ha solo 48 anni e perché è «cattolica e palesemente pro life». Ma come dichiarato in un’intervista a Tempi da Paolo Carozza, professore alla Law School dell’Università di Notre Dame, Indiana, dove è direttore del Kellogg Institute for International Studies, amico e collega di Barrett da oltre vent’anni,
«la Corte suprema non vive di questioni di principio, nessuno può sapere come Barrett voterà sull’aborto piuttosto che sui finanziamenti ai partiti. I giudici sono indipendenti, non possono intestarsi una campagna politica in toga. Solo per fare due esempi recenti: a giugno la progressista Elena Kagan ha votato con i conservatori per esentare i datori di lavoro con obiezioni religiose dal “mandato di contraccezione” voluto da Obama. Lo stesso mese Neil Gorsuch, di nomina trumpiana, ha guidato la squadra liberal e scritto la sentenza che certifica che gay e transgender non possono essere licenziati a causa dell’orientamento o dell’identità sessuale. Quello che non si perdona a Barrett è il suo essere cattolica di stampo tradizionale, fedele al magistero della Chiesa. Inoltre, si è formata in istituzioni che non sono state rappresentate alla Corte suprema da decenni e in generale poco considerate dalle élite culturali del paese. In qualche modo rappresenta un’America messa da parte, ignorata quando non cancellata dalle élite».
Nel rapporto con gli adolescenti le sanzioni distaccate non bastano. «Siamo chiamati a credere nella scintilla di bellezza che c’è nell’altro». E sostenerla. A colloquio con il docente e scrittore sul volantino di CL “Il male e l’amore che salva” «Una lettura profonda della realtà giovanile che, pur non nascondendo i problemi, ha uno sguardo…
Prima la rivoluzione tecnologica era condotta dalla controcultura della “Bit generation” californiana, poi dalla Seattle di Gates. E ora? Lo spiega Paolo Benanti in “Il crollo di Babele” Che fare dopo la fine del sogno di internet? È l’interrogativo, che fa da sottotitolo e punto di partenza al nuovo saggio di fra Paolo Benanti, Il…
“Cerchiamo con il desiderio di trovare, e troviamo con il desiderio di cercare ancora. Cercando te, mio Dio, io cerco la felicità della vita” Sant’Agostino. Con questo pensiero di un grande Padre della Chiesa si apre il nuovo libro del card. Robert Sarah, “Dio esiste?”, pubblicato da Cantagalli. E’ lo stesso editore che, in una…
Un sito australiano ha stilato una classifica per capire il posto migliore dove crescere figli piccoli. Tra i nostri capoluoghi svetta Milano, ma è solo 35esima. Al quart’ultimo posto Napoli. Esiste un elenco delle migliori città europee dove una giovane famiglia dovrebbe andare a vivere. Ma esiste anche un elenco delle peggiori. Nel primo elenco…
L’edizione autunnale della rassegna letteraria I Libri, la Città, il Mondo. Conversazioni d’Autore in Fondazione Carispezia, curata da Benedetta Marietti, si conclude giovedì 21 novembre alle ore 18.00 con il quinto appuntamento in programma che vedrà la psicologa e psicoterapeuta Loredana Cirillo presentare il suo ultimo libro Soffrire di adolescenza. Il dolore muto di una…
Telefono Azzurro presenta il “Dossier Abuso 2024”: 90 milioni di ragazzi nel mondo hanno subito violenza sessuale, e aumentano i genitori che mettono a rischio i figli pubblicando sul web contenuti che li riguardano. In 21 anni si è avuta, a livello mondiale, un’evoluzione delle tipologie e modalità di violenze su bambini e adolescenti sempre…
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.