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“Da dolore e mancanza di senso a felicità e pace”
— 16 Febbraio 2021— pubblicato da Redazione. —
La testimonianza di un rapper innamorato di Dio
Grilex è il nome d’arte di un giovane spagnolo che ha iniziato a fare rap partendo dalla dolorosa esperienza della malattia di suo fratello.
Il suo talento e il successo dei suoi brani lo hanno portato a continuare a riversare nelle sue composizioni tutto ciò che aveva dentro: ferite, frustrazione, disperazione, mancanza di senso, disorientamento, rabbia…
Per questioni “provvidenziali”, un giorno ha accettato di accompagnare sua madre a Messa, e Dio ha fatto il resto. Ha conosciuto una comunità che gli ha permesso di capire cosa cercava e gli ha annunciato Colui che avrebbe potuto saziare la sua sete di infinito: il Signore Gesù.
Il video che vi presentiamo appartiene alla serie «Contagiosos», di Infinito+1, e non ha bisogno di introduzioni. È la sua testimonianza personale.
Vi invitiamo a guardarlo con cuore aperto per potervi riconoscere, come Grilex, cercatori di Dio. Vi lasciamo anche qualche idea su cui riflettere su quanto ci accade quando Lo incontriamo!
“Il carnevale del mondo inganna tanto!”
È un verso di una famosa poesia di Juan de Dios Peza intitolata Reír llorando (Ridere piangendo) in cui l’autore parla delle apparenze che spesso ingannano, come il fatto di credere che chi rispetta esternamente tutti i prototipi di successo imposti dalla cultura attuale sia davvero felice.
La storia di Grilex ci dimostra che fama, denaro e tutti i piaceri che poteva avere non lo liberavano dal disorientamento che viveva come tanti giovani, né riuscivano a dargli quell’amore di cui aveva bisogno per guarire le sue ferite e capire cosa faceva a questo mondo.
La sua storia ci fa sentire quello che si dice nella Sequenza di Pentecoste: “Guarda il vuoto dell’uomo se ti manca dentro”.
L’arte, un canale privilegiato
Viviamo in un mondo che ci bombarda costantemente di stimoli e di informazioni ma che non sempre ci umanizza, né ci permette di entrare in contatto con le voci che abbiamo dentro.
Come ha scritto Aldous Huxley nella sua opera Il mondo nuovo, corriamo il rischio di vivere anestetizzati da vari tipi di “soma”, una pastiglia che gli abitanti del suo mondo utopico assumevano per alleviare l’infelicità, ma non troviamo sempre l’acqua che placa la nostra sete, né il vero cibo che sazia la nostra fame.
In un ambiente del genere, come ha detto San Giovanni Paolo II nella sua Lettera agli artisti, “l’arte continua a costituire una sorta di ponte gettato verso l’esperienza religiosa. In quanto ricerca del bello, frutto di un’immaginazione che va al di là del quotidiano, essa è, per sua natura, una sorta di appello al Mistero”.
“Persino quando scruta le profondità più oscure dell’anima o gli aspetti più sconvolgenti del male, l’artista si fa in qualche modo voce dell’universale attesa di redenzione”.
I testi iniziali di Grilex, i più oscuri e amari, non erano per questo meno profondi o veri. Erano un grido del suo cuore inquieto e ferito che cercava il Signore.
Nella vita è importante mantenere un contatto frequente e profondo con l’arte, in qualsiasi delle sue manifestazioni, perché ci libera dalla superficialità e ci apre la strada alle domande fondamentali, quelle in cui Dio ci cerca e ci aspetta per rivelarsi e risponderci.
“Sono alla porta e busso”
La testimonianza di Grilex ci dimostra che Dio ci cerca sempre, sia nei fatti della nostra quotidianità che nei movimenti della nostra vita interiore.
Accettare di accompagnare sua madre a Messa ha finito per cambiargli la vita. Dobbiamo quindi mantenere lo spirito aperto per poter percepire la voce di Dio che ci chiama, accoglierla e sapere che lo Spirito Santo vuole arrivare agli altri attraverso di noi e che siamo quel fatto nella vita dell’altro che gli indica la via della verità. Dio agisce in modi misteriosi!
Essere luce del mondo
Nel video, Grilex si mostra del tutto convinto della necessità di Dio che hanno le persone, anche se non lo sanno. Per questo ha preso la decisione rischiosa e difficile di trasformare il tema dei suoi testi, che gli avevano fatto guadagnare tanto pubblico, riempiendoli di parole che annunciassero direttamente le meraviglie di Dio.
Se avete incontrato il Signore, fermatevi a pensare a quanta gente ha bisogno di Lui e potrebbe conoscerlo attraverso di voi. Discernete quando è necessario predicare il Vangelo con le parole, ma non smettete di farlo anche con le vostre azioni.
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