Quando ancora non avevo scritto niente, ed ero una semplice parrocchiana modello base e per di più di provincia, non sapevo niente dei movimenti, delle correnti, delle divisioni all’interno della Chiesa. Pensavo che ci fosse chi credeva in Gesù, e chi non ci credeva. Punto.
E anche fra chi non ci credeva, pensavo che molti fossero a favore della vita, perché è un’attitudine umana, istintiva, senza bisogno dell’appoggio della fede.
Adesso so molte cose in più, tante bellissime, tante per me incomprensibili. Per esempio non mi spiego come non sia a marciare per la vita ogni anno un fiume di gente, tutta la Chiesa innanzitutto, e poi tutti gli uomini di buona volontà.
Cosa mai ci potrà essere di divisivo in chi chiede che nessun bambino venga ucciso, senza giudicare le donne? La mia linea è questa: chi non è contro di noi, è per noi.
E’ per questo che cerco di essere presente ovunque mi sia possibile, senza neanche tanto chiedermi chi organizza, chi sono questi, contro chi sono eccetera, o se posso marcare il mio territorio (forse perché sono femmina, ma è un problema che non mi interessa, tanto è vero che neanche al monastero wi-fi che organizzo io grazie alle mie amiche sto al microfono).
Per questo sabato mattina, nonostante la sera prima sia a Scafati, sarò a via dei Fori Imperiali all’altezza del Carcere Mamertino alle 11, con gioia, anche per riabbracciare tanti amici da tutta Italia.
Chi vuole la sera prima, venerdì, dalle 19 alle 20.30 potrà fare adorazione alla chiesa di san Giovanni de’ Fiorentini, mentre la sera del sabato a villa Borghese – sempre 19-20.30 – ci sarà la Veglia di Pentecoste, aperta a tutti (che lo Spirito Santo ci spettini ben bene, a tutti).