Nel 2020 il consorzio Rilegno ha raccolto e avviati a riciclo 1,8 milioni di tonnellate di legno. Quasi 2 milioni di tonnellate di CO2 risparmiate e 2 miliardi di euro di impatto economico generato
Il bello dei numeri è che sono sempre più eloquenti di tante parole: perché nessuno metterebbe mai in dubbio che riciclare i materiali usati per generarne di nuovi sia un’azione giusta e doverosa dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Ma pochi sanno che questo genere di attività ha anche importanti ricadute economiche. prendiamo il caso del legno: due ricerche condotte dal Politecnico di Milano tra il 2019 e il 2020 hanno stimato che la filiera del riciclo del legno aggiunta alla filiera della rigenerazione generano un impatto economico di 2 miliardi di euro, 10.587 posti di lavoro diretti, oltre a un risparmio nel consumo di CO2 pari a quasi 2 milioni di tonnellate.
La pandemia non ha fermato questa attività, in cui la filiera italiana del legno è tra i primi in Europa. Il riciclo del legno in Italia rappresenta infatti un esempio virtuoso di economia circolari: secondo Rilegno, il consorzio ambientale per il recupero e il riciclo degli imballaggi realizzati con questo materiale, il 97% del legno a fine vita diventa nuova materia prima per l’industria del legno-arredo, permettendo di evitare l’emissione in atmosfera di 1,9 milioni di tonnellate di CO2. Senza contare l’importanza del riciclo in questa fase in cui, ormai da mesi, il costo e l’approvvigionamento delle materie prime stanno creando notevoli problemi alle aziende.
I numeri del riciclo di legno in Italia
Nel 2020 Rilegno ha raccolto e avviato a riciclo 1,8 milioni di tonnellate di legno. Questo materiale è naturale, sostenibile per eccellenza, riciclabile all’infinito e svolge un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico, grazie alla sua capacità di assorbire anidride carbonica.La gran parte del materiale riciclato è costituito da pallet, imballaggi industriali, imballaggi ortofrutticoli e per alimenti, ma una quota importante (oltre 600mila tonnellate) proviene dalla raccolta urbana realizzata attraverso le convenzioni attive con 4.500 Comuni italiani, dove confluiscono materiali provenienti dal consumo domestico come vecchi mobili, cassette per la frutta o per vini e liquori, fino ai tappi in sughero.
Come avviene il riciclo del legno
La raccolta degli imballaggi e una prima lavorazione per ridurne il volume tramite pressatura, frantumazione, triturazione o cippatura, avviene nelle piattaforme convenzionate con il Consorzio capillarmente diffuse su tutto il territorio nazionale e al servizio del tessuto produttivo e distributivo nazionale e delle raccolte differenziate comunali. Dopodiché, il legno viene indirizzato ai centri di riciclo, localizzati soprattutto nel Nord Italia. In questi impianti avviene il processo di riciclo che consente al legno di intraprendere un nuovo ciclo di vita, generando nuova materia e quindi nuovi prodotti.
Nuova vita: gli utilizzi del legno riciclato
Il 97% del materiale legnoso riciclato viene utilizzato per la creazione di pannelli truciolari, elementi di base fondamentali per l’industria dell’arredamento, mentre il resto si trasforma in pannelli OSB, pallet block, blocchi di legno cemento destinati all’edilizia, o pasta di legno per le cartiere e compost.
L’industria del riciclo del legno post-consumo in Italia è orientata in modo prevalente alla produzione di pannello truciolare, impiegato nella fabbricazione di mobili, complementi d’arredo e rivestimenti per interni ed esterni di abitazioni e uffici. Oggi i produttori di pannello truciolare utilizzano totalmente legno che proviene dalla filiera del recupero post-consumo grazie alla ricerca industriale nel settore che con lungimiranza ha puntato a questo obiettivo.
Negli anni le aziende del comparto hanno fortemente investito nel know-how produttivo e hanno raggiunto un tale livello di specializzazione da poter oggi ritirare qualsiasi tipologia di rifiuto legnoso: i loro impianti infatti attuano processi meccanici di selezione e pulitura del materiale in entrata, con un basso impatto ambientale e un’alta resa produttiva. Il grande lavoro di ricerca conseguito dalle aziende del settore nell’ambito dei processi di raffinazione e di progettazione di nuovi macchinari le ha portate a diventare oggi una realtà esemplare, senza eguali all’estero.
I benefici economici del riciclo
Nella sfida della sostenibilità degli imballaggi, inoltre, una fase importante è quella della rigenerazione e riutilizzo, durante la quale l’imballaggio viene verificato e riparato con l’obiettivo di immetterlo nuovamente sul mercato per essere riutilizzato. La filiera della rigenerazione dei pallet in legno ha raggiunto numeri importanti: sono 827mila le tonnellate, ovvero oltre 60 milioni i pallet usati, rigenerati e reimmessi al consumo.Il sistema del recupero e del riciclo del legno in Italia rappresenta, dunque, un concreto esempio di economia circolare che in poco più di 20 anni ha creato una nuova economia che ha prodotto risultati importanti sia in termini ambientali, sia per la capacità di creare sviluppo e occupazione e che si pone all’avanguardia in Europa con una percentuale del 64,68% nel riciclo degli imballaggi di legno, ben oltre il target fissato dall’Unione Europea al 30% per il 2030..
Fonte: Giovanna Mancini | IlSole24ore