“Ambiente, lavoro, futuro”: il ruolo dei cattolici nella società che cambia
Attiva partecipazione dei delegati liguri alla “Settimana sociale” svoltasi a Taranto.
L’arcivescovo Marco Tasca ha indicato un cammino regionale in grado di portare effetto nelle varie diocesi
Si è svolta nei giorni scorsi a Taranto la quarantanovesima “Settimana sociale” dei cattolici italiani. Ai lavori ha partecipato una nutrita delegazione delle diocesi della Liguria, guidata dall’arcivescovo di Genova Marco Tasca. La diocesi della Spezia – Sarzana – Brugnato era rappresentata da due delegati: Nicola Carozza, docente all’Istituto superiore di scienze religiose e funzionario di Confartigianato, e Silvio Donato, giovane scienziato che lavora al Cern, il Consiglio europeo per la ricerca nucleare. Il tema della “Settimana” è stato “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #Tutto è connesso”. Quali sono stati i risultati dei quattro giorni di lavoro, dal 21 al 24 ottobre ? Quattro sono state le proposte conclusive, declinate nell’intervento di chiusura dall’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro, presidente del Comitato scientifico e organizzatore, e “modellate” seguendo il metodo della sinodalità indicato da Papa Francesco: costruire comunità energetiche; diventare una società “carbon free” e votare col portafoglio per premiare le aziende capaci di intrecciare valore economico, dignità del lavoro e sostenibilità ambientale; promuovere ed utilizzare prodotti “caporalato free”; creare alleanze intergenerazionali e con la società civile. Nei giorni precedenti, oltre settecento tra delegate e delegati, un centinaio di vescovi, sacerdoti e religiosi, laici, rappresentanti delle istituzioni, del mondo della politica e della cultura si erano interrogati in vario modo sul tema proposto. In particolare, per quanto riguarda la Liguria – come ci raccontano Carozza e Donato – l’arcivescovo Tasca ha voluto organizzare a Taranto una riunione informale tra i delegati della regione, allo scopo di raccogliere le loro prime impressioni e per avviare un cammino regionale in grado di portare effetti nelle diocesi di appartenenza. Ciò anche, in modo specifico, attraverso un coordinamento tra gli uffici della Pastorale sociale, del lavoro, giustizia, pace, custodia del creato. L’evento di Taranto, come ha ricordato il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, non è stato “un convegno, ma una piattaforma di partenza, per dare speranza e per avviare dei processi”, ed ha evidenziato quanto sia decisivo “l’apporto dei cattolici per affrontare le crisi”, specie con il contributo dei giovani, i quali “possono aiutare il mondo a rimettere la fraternità al centro dell’economia”. La “Settimana Sociale” si è conclusa con la Messa celebrata sul sagrato della celebre concattedrale “Gran Madre di Dio” dell’architetto Gio Ponti. Anche alla Spezia e in diocesi, il vescovo Luigi Ernesto Palletti avvierà ora, nell’ambito dell’anno pastorale e del “cammino sinodale”, una serie di iniziative volte ad un impegno fattivo delle aggregazioni laicali e delle singole parrocchie per coniugare ambiente, lavoro e sviluppo. Ciò a cominciare dalle “buone pratiche” già esistenti sui territori e con la volontà di camminare insieme, nella consapevolezza – del resto confermata dei lavori di Taranto – che il cambiamento non avviene solo dall’alto ma è fondamentale il concorso della nostra conversione negli stili di vita come singoli cittadini e come comunità.
Fonte: Avvenire / La Spezia