L’incontro “Giovani e Vescovi” ha radunato in Duomo il 6 novembre duecento giovani da tutta la Lombardia per un dialogo schietto e ricco con i vescovi della regione. Dietro ad ogni volto c’è una storia e spesso anche l’appartenenza a un movimento o un impegno concreto per il proprio territorio.
“Abbiamo bisogno della forza dei giovani” dice Debora Racano, 27 anni, di Pavia. Insieme ad Angelica Brizzi, 19 anni, è una volontaria per la comunità di Sant’Egidio. Le due ragazze sono attive nei quartieri più periferici della loro città con progetti di vicinanza ai bambini che vivono situazioni di fragilità. “Con loro sogniamo in grande” spiega Debora, “l’incontro con l’altro è una strada aperta a tutti, che può arricchire tutti”.
Giacomo Guerrisi invece è di Bergamo, ha 28 anni e si impegna nella sua parrocchia come educatore. “I valori che incontro in questa attività sono importanti per la vita, in generale”, spiega. Educatore è anche Alberto Bogdalin, 25 anni, di Busto Arsizio. Laureato in giurisprudenza, sta studiando per il concorso da magistrato. I ragazzi che segue in parrocchia sono ormai in quinta superiore: “L’esperienza con loro mi dà tantissimo”.
C’è anche chi ha sente il bisogno di scoprire realtà lontane: “A un certo punto della mia vita ho sentito la spasmodica voglia di cercare qualcosa fuori dai contesti che ho sempre frequentato” racconta Letizia Losa, ingegnera biomedica che lavora in un’azienda di software per radiografie. Iniziano così i suoi diversi viaggi all’estero, tra cui un’esperienza di missione a Haiti: “Sono stata lì un mese con il Centro Sportivo Italiano. Organizzavamo attività sportive nelle baraccopoli”. Letizia vive in provincia di Bergamo e il suo impegno oggi è anche vicino: “Sono educatrice nella mia parrocchia, che è una realtà un po’ di confine, e alleno una squadra di minivolley”.
Fonte: Avvenire.it
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