“Fin dall’inizio ho parlato della Terza guerra mondiale a pezzi. Quei pezzi sono diventati sempre più grandi, saldandosi tra di loro… Ecco, per me oggi la terza guerra mondiale è stata dichiarata”.
A quattro mesi dall’inizio del conflitto in Ucraina, che sta diventando sempre più pericoloso (come mostra il blocco lituano di Kaliningrad), non possono lasciare indifferenti queste parole di Papa Francesco. Sono un drammatico ammonimento per scongiurare il passo finale che ci farebbe precipitare in una guerra mondiale, probabilmente nucleare.
Che – per il Pontefice – l’umanità sia sull’orlo di un abisso da cui solo il Cielo può salvarla lo dimostra anche la sua decisione di fare quella Consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria che era stata chiesta dalla Madonna nelle apparizioni di Fatima. Purtroppo quelle richieste del 1917 non furono ascoltate per tempo e pienamente (sappiamo che il Novecento ha visto divampare la seconda guerra mondiale e immani stragi e persecuzioni).
Pochi sanno però che la stessa richiesta è stata ripetuta dalla Madonna a Civitavecchia nel 1995 nel contesto delle note lacrimazioni di sangue della statuetta della Vergine oggi custodita nella chiesa-santuario della parrocchia di Pantano.
Proprio nel 2020, quindi due anni prima dell’invasione dell’Ucraina, è uscito dalla Ares il libro “Civitavecchia: 25 anni con Maria. Le apparizioni, i segni, il messaggio”, scritto da padre Flavio Ubodi, il teologo – già padre provinciale dei Cappuccini del Lazio – che è stato vicepresidente della Commissione teologica diocesana che ha studiato il caso della Madonnina di Civitavecchia.
Padre Ubodi fu l’intermediario voluto dal Vescovo con la famiglia Gregori. In tale veste ha potuto conoscere e seguire direttamente le vicende, anche visionando documenti di prima mano.
Il libro riporta fra l’altro un’intervista – curata da Riccardo Caniato – con Jessica Gregori (oggi è una persona adulta, ma nel 1995 fu la bambina che per prima si accorse della lacrimazione della statuetta). Alla domanda su “quale sia il messaggio centrale dato dalla Madonna a Civitavecchia”, Jessica risponde: “Il messaggio principale è che si vuole distruggere la famiglia. E poi l’apostasia nella Chiesa e il rischio di una terza guerra mondiale”.
Bisogna considerare che si tratta di messaggi ed eventi soprannaturali verificatisi nel 1995. In quel periodo storico – dissolto il comunismo dell’est europeo e finita la guerra fredda – la Russia di Eltsin era tutt’altro che un pericolo per l’occidente e per il mondo.
Inoltre la Cina – dopo Tienanmen – sentiva anch’essa il contraccolpo del crollo dell’Urss, non aveva cominciato la corsa che l’avrebbe fatta diventare il gigante economico che è oggi e non era ritenuta un pericolo militare per il mondo.
Dunque poteva sembrare assurdo – umanamente parlando – mettere in guardia da una guerra mondiale e nucleare nel 1995. Invece furono dati questi avvertimenti drammatici che oggi ci appaiono purtroppo molto attuali.
Del resto – a ben vedere – proprio in quegli anni di ritrovata libertà in tutta l’Europa si potevano porre, con il dialogo e la diplomazia, le basi di un nuovo Trattato per la sicurezza dell’Europa (“dall’Atlantico agli Urali” amava dire Giovanni Paolo II) che avrebbe scongiurato nuovi conflitti. Ma si fece l’opposto, perciò oggi di nuovo tuonano i cannoni nel vecchio continente.
Padre Ubodi anche in altre pagine del volume riprende e sottolinea il messaggio relativo alla guerra mondiale: “La Madonna ci mette in guardia dolorosamente dal rischio di una terza guerra mondiale. Si cita il messaggio dato il 19 maggio 1995: ‘L’umanità… non si sta accorgendo che sta per entrare in una guerra mondiale che può essere fermata’”. Poi spiega che anche la madre di Jessica, Annamaria, ha ricevuto un messaggio “in cui si parla di guerra nucleare”.
Infine padre Ubodi scrive: “Riferendosi all’Italia la Madonna dice nel messaggio del 19 settembre 1995: ‘La vostra Nazione è in pericolo… Consacratevi tutti a me, al mio Cuore Immacolato, e io proteggerò la vostra Nazione’”.
A questo punto forse qualcuno si chiederà perché si parli di messaggi della Madonna, dal momento che i fatti di Civitavecchia, nella memoria collettiva, sono legati solo alla lacrimazione di sangue della statuetta della Vergine.
In realtà la vicenda è molto più complessa. Questo volume di padre Ubodi la ricostruisce tutta, documenti alla mano. In realtà le 14 lacrimazioni di sangue davanti a testimoni diversi, l’ultima delle quali nelle mani del vescovo mons. Grillo (un fenomeno scientificamente inspiegabile e riconosciuto come segno dalla Chiesa), furono accompagnate da altri fatti soprannaturali, come apparizioni e messaggi rivolti a tutta la famiglia Gregori, ma in particolare a Jessica e a suo padre Fabio.
Poco conosciuto è poi il fenomeno relativo a un’altra statuetta della Madonna, identica alla prima, che fu regalata ai Gregori da Giovanni Paolo II: dal 7 settembre 1995 inspiegabilmente in certe occasioni (spesso liturgiche) essuda un liquido profumato.
Per la prima volta – spiegò il vescovo, mons. Grillo – ne parlò la BBC“perché questa famosa emittente televisiva internazionale (erano tutti protestanti inglesi), riprendendo il luogo dove erano accadute le lacrimazioni, si vide davanti all’improvviso questa essudazione che letteralmente traumatizzò (così mi raccontarono) gli operatori, i quali non volevano credere ai loro occhi”.
Che scopo hanno tutti questi segni? Il 30 maggio 2005 Benedetto XVIdisse al vescovo mons. Grillo: “A Civitavecchia la Madonna farà grandi cose”.
Fonte: AntonioSocciBlog.com